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Roma ancora in ferie: Dzeko non basta, il Siviglia vince 2-1 nel Trofeo Puerta

La squadra di Di Francesco sconfitta da un Siviglia che sembra però essere più avanti con la preparazione poiché a breve sarà impegnato nel preliminare di Champions League. Tra i giallorossi esordio dal primo minuto per il centrale Hector Moreno. Bene Kolarov, Manolas e Perotti, ma a segnare è sempre il bosniaco. Per gli andalusi bastano i gol di Escudero e dell’ex Manchester City Nolito per conquistare il trofeo dedicato allo sfortunatissimo calciatore bandiera del Siviglia scomparso nel 2005.
A cura di Michele Mazzeo
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Altra amichevole di lusso per la nuova Roma di Eusebio Di Francesco. Dopo la tournée negli Stati Uniti i giallorossi riprendono contatto con il grande calcio del Vecchio Continente. Il palcoscenico è lo stadio Ramon Sanchez-Pizjuan, l’avversario è il Siviglia e il motivo della gara è la nona edizione del "Trofeo Antonio Puerta”. Test molto impegnativo per i capitolini contro un avversario ostico con molte vecchie conoscenze del nostro calcio e soprattutto più avanti nella preparazione. La Roma esce sconfitta per 2-1 (gol di Escudero) ma Di Francesco potrà trarre sicuramente importanti indicazioni dal match in terra iberica.

Il ricordo di Antonio Puerta

Ma chi era Antonio Puerta? Centrocampista esterno classe ‘84 cresciuto nelle giovanili del Siviglia che il 25 agosto 2007 perse conoscenza in campo durante la partita Siviglia-Getafe a causa di un arresto cardiaco. Medici e compagni riuscirono a impedirgli di soffocare per poi essere portato in ospedale per essere rianimato. Le sue condizioni però rimasero critiche e dopo tre giorni, a causa di un peggioramento dovuto a un'encefalopatia post anossica, morì a soli 22 anni nell'ospedale Virgen del Rocío di Siviglia. Dal 2009 viene ricordato con un trofeo che si disputa ogni anno ad agosto.

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Una condizione fisica differente

E proprio dopo l’emozionante ricordo dell’indimenticato numero 16 andaluso la gara comincia e a saltare subito all’occhio è la diversa condizione fisica tra le due squadre, differenza dettata probabilmente dal fatto che gli uomini di Berizzo tra sei giorni dovranno affrontare i turchi dell’Istanbul Basaksehir per l’andata dell’ultimo turno preliminare di Champions League, mentre i ragazzi di Di Francesco cominceranno ufficialmente la propria stagione con la sfida sul campo dell’Atalanta alla prima giornata di campionato.

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È già la Roma di Di Francesco: dal 4-3-3 al 4-5-1

E infatti a spingere con più veemenza fin dall’inizio sono gli spagnoli che più volte impensieriscono Alisson senza riuscire però a passare in vantaggio. La Roma è schierata con il 4-3-3 che in fase di non possesso diventa 4-5-1 con lo stesso tridente d’attacco schierato contro il Tottenham formato dal centravanti bosniaco Edin Dzeko e dagli esterni Diego Perotti e Gregoire Defrel che si abbassano sulla linea dei centrocampisti quando la palla ce l’ha il Siviglia. Il centrocampo è invece quello ben rodato composto dal capitano Daniele De Rossi, da Kevin Strootman e dal belga Radja Nainggolan riportato da Di Francesco nel ruolo di mezzala dopo l’anno e mezzo da trequartista dell’era Spalletti. La linea difensiva schierata dal tecnico ex Sassuolo è invece assolutamente inedita con i due nuovi acquisti Hector Moreno e Kolarov ad occupare il lato sinistro e i “vecchi” Manolas e Bruno Peres sul lato destro.

https://www.youtube.com/watch?v=uh7Rh9Zybns

Un primo tempo a folate

La partita vive di fiammate ma nel primo tempo le occasioni da gol sono davvero poche: entrambi i portieri sono impegnati solo con tiri dalla distanza e chiamati a qualche sporadica uscita per anticipare gli attaccanti avversari. Il trio d’attacco giallorosso prova anche qualche azione palla al piede, soprattutto con un inspirato Diego Perotti, ma non riesce ad essere incisivo sotto porta. Mentre gli avanti del Siviglia sono costretti quasi sempre a sbattere contro un ottimo Manolas che in qualche circostanza rischia anche di concedere calcio di rigore agli andalusi con qualche intervento un po’ troppo irruento. Bene anche il laterale sinistro ex Manchester City, Kolarov, che ad una buona copertura ed una discreta spinta offensiva offre una “nuova arma” all’undici di Di Francesco con la propria abilità balistica che sfodera sia su calcio piazzato che su azione manovrata trovando però sempre pronto il portiere avversario.

https://www.youtube.com/watch?v=gwHBZGis4Bk

Gli attaccanti incidono solo nel finale

Nel secondo tempo invece il tecnico degli andalusi, in vista del ravvicinato impegno nel playoff di Champions League, effettua un abbondante turnover mettendo in campo tra gli altri anche gli ex “italiani” Kjaer e Muriel, mentre l’allenatore giallorosso conferma gli stessi 11 che hanno disputato il primo tempo. La Roma parte subito bene e centra subito un palo con Defrel che, nonostante non sia ancora in condizione fisica ottimale, si dimostra un’ottima alternativa sia come centravanti che come esterno d’attacco. Il Siviglia però non ci sta e prima con l’ex Sampdoria Muriel e poi con il danese Krohn Dehli va vicino al gol. Poi anche Di Francesco decide di fare qualche sostituzione mandando in campo Fazio, Under, Pellegrini e Gonalons. Al 73’ però sono gli spagnoli a passare in vantaggio con un inserimento da dietro del terzino Escudero che ha colto di sorpresa la difesa giallorossa. E nel finale arriva anche il raddoppio di Nolito. A nulla è servito la rete del 2-1 segnata da Edin Dzeko nei minuti di recupero.

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