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Robinho firma e blocca tutto: per Galliani, fare mercato, diventa ancor più proibitivo

Il lungo “tira e molla” con il brasiliano, pare essere arrivato alla fine: Robinho ha firmato il rinnovo fino al 2016 e si appresta a “svernare” ancora sulla panchina rossonera per altri due anni. A meno che…
A cura di Alberto Pucci
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La speranza è l'ultima a morire – Adriano Galliani era stato chiaro sin dall'inizio di questa nuova sessione di mercato: occorre vendere, prima di acquistare. Un "input" societario, generato da un fattore numerico ma, soprattutto, economico. Troppi giocatori e troppi contratti di un "certo" peso. Ecco perchè abbassare il monte degli ingaggi è (e rimane) il principale obiettivo dell'ad milanista. Un "dettaglio" che, da anni, non fa dormire il massimo dirigente rossonero e condiziona pesantemente qualsiasi manovra di mercato. Negli anni passati, infatti, situazioni simili a quella di Robinho crearono non pochi problemi alla società di Via Turati…basti pensare alla "famosa" storia di Dida che, perso lo smalto dei giorni migliori e qualsiasi tipo di "appeal" verso eventuali compratori, rimase felicemente sposato al club del Diavolo fino alla naturale scadenza contrattuale. La storia di Robinho ha connotati simili a quella del suo connazionale. Ormai relegato in panchina da mesi e definitivamente fuori dal progetto di Allegri, "Binho" pare il classico separato in casa. Nelle poche volte che è stato chiamato in causa, ha mostrato una condizione psicofisica precaria e, soprattutto, una voglia di lottare vicina al minimo sindacale. "Vendere Robinho" è stato, quindi, l'ordine partito dal terzo piano di Via Turati. Il problema è capire a chi e, soprattutto, a quanto. Una missione quasi impossibile poichè, sul giocatore, ci sarebbe solo il Santos e i denari che il club "brasileiro" potrebbe spendere, non sono quelli che il Milan vorrebbe ottenere. 

Adriano si cautela – In attesa di capire le mosse delle ultime ore, Galliani è corso ai ripari facendo firmare il rinnovo a Robinho, per evitare di perderlo, nel 2014, a parametro zero. Ecco perchè questa vicenda, somiglia terribilmente al film già visto con protagonista principale Nelson Dida. Vale la pena tenere un giocatore, pagandolo ovviamente, per poi non utilizzarlo? Che sia una mossa "estrema" per tentare di forzare l'ostico compratore brasiliano, in queste ultime ore di possibili trattative? L'azzardo, se non dovesse pagare (lo scopriremo a breve), rischia però di bloccare ulteriormente il mercato rossonero e di mettere a libro paga ancora per due anni un giocatore che verrebbe utilizzato con il contagocce. Un "muro contro muro" che rischia seriamente di complicare i piani di Allegri che preferirebbe disfarsi dello svogliato campione "carioca" e prendere subito (non a gennaio!) Keisuke Honda. Non ha più senso intascare i pochi quattrini che il Santos è disposto ad investire e girarli al CSKA per liberare subito il talentuoso giapponese? Domande che molti tifosi rossoneri sono ormai abituati a porsi davanti al primo caffè della giornata. Con l'ex Manchester City e Real Madrid in stand by, il Diavolo cerca, quindi, altre pedine con cui far cassa e smuovere un mercato che, fin quì, è stato da squadra provinciale. Kevin Prince Boateng e Luca Antonini sarebbero i due indiziati principali, ai quali si sarebbe aggiunto, nelle ultime ore, anche M'Baye Niang: l'unico, forse, ad attirare l'attenzione di qualche lungimirante compratore.

Scenari futuri – Honda e Ljajic sono i due obiettivi dichiarati di Galliani. Con queste due pedine l'undici titolare di Allegri potrebbe cambiar faccia e diventare ancor più temibile, sin dal primo impegno con i playoff di Champions League. Per il giapponese, nelle prossime ore, ci potrebbero essere novità importanti. E', infatti, partita una spedizione rossonera, alla volta di Mosca, per convincere la dirigenza del CSKA ad ammorbidire la propria posizione e a scendere con il prezzo richiesto. Per l'attaccante viola, invece, si aspettano buone notizie da Monaco per l'eventuale acquisto di Antonini e, perchè no, anche di Boateng: vecchio "pallino" della nuova, e super ricca, dirigenza monegasca. Tra i due, però, il primo che potrebbe partire è proprio Niang. Il talentuoso, quanto ancora acerbo, francese potrebbe fare le valigie con la formula del prestito oneroso: un'ipotesi che porterebbe nelle casse rossonere qualche euro da investire negli ultimi giorni di mercato che, da sempre, sono quelli dove Adriano Galliani da il meglio di sè. Da tenere sotto controllo anche il possibile (ed ennesimo) scambio con i cugini dell'Inter. Walter Mazzarri ha, da sempre, un'ottima reputazione di Antonio Nocerino e, per averlo, potrebbe addirittura sacrificare Andrea Ranocchia: giocatore che servirebbe come il pane al Milan di Allegri. Possibile che l'Inter cada nell'errore di rinforzare un diretto avversario per lo Scudetto? La logica direbbe di no…la storia, invece, ci autorizza a pensare il contrario.

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