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Napoli, Benitez: “Battiamo l’Inter. Rinnovo? Ne parliamo a gennaio”

Inter-Napoli domenica sera a San Siro (ore 20.45). Il tecnico spagnolo ostenta fiducia, Mazzarri (ex di turno) è sotto pressione: “Domani mi interessa solo il risultato, un po’ meno il gioco”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Rafa Benitez carica i suoi in vista di Inter-Napoli: quella di domani sera non è una partita come le altre per il tecnico azzurro, che tornerà ad incrociare la sua ex-squadra, così come non lo sarà per Walter Mazzarri e per gli stessi motivi. Lo scorso anno, al primo incrocio, Benitez si impose con un netto 4-1 a Napoli, per poi pareggiare 0-0 a San Siro: l'obiettivo è quello di dare continuità ai risultati azzurri. Nell'ultima settimana prima della sosta delle nazionali, il Napoli ha racimolato tre vittorie in tre partite, battendo Sassuolo, Slovan Bratislava e Torino: tre gare che hanno rilanciato le ambizioni degli Azzurri, che però non possono abbassare la guardia. Anche perché l'Inter non è avversario da sottovalutare.

"La qualità della loro rosa e del tecnico non sono in discussione", ha spiegato il tecnico spagnolo del Napoli, "io penso ad una partita per volta: se vinciamo, sarà più facile vincere la prossima. Non ho come obiettivo il primo, il secondo o il terzo posto, ma solo vincere la partita successiva. Abbiamo vinto tre gare di fila, ci sono fiducia e mentalità, ma vogliamo dimostrarlo contro l'Inter". Insomma, massima allerta per il pericolo nerazzurro. "Sono tra le migliori del campionato, è tra le favorite per essere al top: Mazzarri l'ha costruita con le sue idee", ha ribadito Benitez, "Loro giocano in casa, con i loro tifosi a fianco; io li conosco bene, si aspettano una vittoria della loro squadra. Noi, anche in trasferta, vogliamo provare a vincere. Per il rinnovo, se riparliamo a gennaio".

Una questione, quella del rinnovo, che per ora il tecnico non intende affrontare. "Con De Laurentiis abbiamo pensato al lavoro del gruppo in questi giorni. Certo, abbiamo parlato anche del futuro ma ci sono 15 gare fino a gennaio. Non abbiamo fissato date, ma è meglio concentrarsi sulle partite", ha aggiunto Benitez. Che domani si aspetta molto dalla squadra. "Non solo da Hamsik, ma anche altri. Sappiamo cosa fare: i giocatori come lui ed Higuain, ma anche come Palacio ed Icardi possono fare la differenza. Gargano ha rinunciato alla Nazionale per stare qui, mi dispiace, ma abbiamo giocatori in rosa per vincere anche per lui. Inler sta bene, tutti i convocati possono giocare".

Mazzarri, match delicato contro il ‘suo' Napoli

Se Benitez ostenta ottimismo, non è da meno Walter Mazzarri: per il tecnico nerazzurro quella contro il Napoli può essere l'ultima spiaggia, dopo le due batoste contro Cagliari (1-4 a San Siro) e Fiorentina (3-0 al Franchi). "E' una partita bella ed affascinante tra due squadre importanti. Io stesso sono curioso di vedere come andrà a finire, la stiamo preparando con grande attenzione, cercando di migliorare quello che non ci è riuscito bene in questi momenti", ha spiegato il tecnico toscano in conferenza stampa, "voglio vedere desiderio di riscatto nei miei giocatori. Ci sono 30 partite dopo quella di domani, ci sono in palio ancora tanti punti e noi vogliamo essere nel gruppo di quelli che lottano per la Champions League: questo è quello che ci interessa".

Parole di elogio anche per il lavoro svolto da Benitez a Napoli: "Loro sono una squadra forte ed allenata bene. E' un club in crescita che ha giocatori di talento. Sono organizzati, forti, molto veloci e bravi nelle ripartenzi. Ma mi piace parlare di più dell'Inter, perché se giochiamo bene possiamo mettere in difficoltà tutti", ha aggiunto Mazzarri, che poi passa ad analizzare il momento dei nerazzurri. "Le statistiche si fanno sui grandi numeri, io cerco di analizzare soprattutto come prendiamo i gol. Tra Firenze e Cagliari ne abbiamo presi in modo molto diverso: a Firenze per esempio i primi due sono venuti fuori dallo stesso modo, con due gran tiri dalla distanza, non ho visto altre grandi occasioni da gol". E dunque, massima attenzione al Napoli: "Domani conta più il risultato, il gioco mi interessa sempre ma domani un po' di meno".

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