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Mourinho, inchino e scuse ai tifosi. José ha 3 peccati gravi da farsi perdonare

Il manager portoghese è abile comunicatore e così, dopo il rimbrotto a Conte e lo sfogo personale, sceglie un gesto molto forte per allentare la tensione sulla squadra: a mani giunte implora scusa a capo chino per il 4-0 incassato contro il Chelsea. Per adesso, però, il suo Manchester è tutt’altro che speciale.
A cura di Maurizio De Santis
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La battuta sugli arbitri ("posso parlarne senza essere squlificato?"). Il rimbrotto a Conte a margine delle 4 sberle presse contro il Chelsea. Lo sfogo intimista su quanto "sia un disastro" vivere a Manchester e stare lontano dalla famiglia. Ma questo lo sapeva anche prima di mettere la firma in calce al contratto da 16 milioni d'euro a stagione che lo lega ai Red Devils. E così, dopo aver battuto Guardiola nel derby di Coppa inglese (1-0, gol di Mata) s'è diretto verso il settore dei tifosi più caldi di Old Trafford e s'è rivolto ai sostenitori con la mimica che usa con perfetto stile di grande comunicatore: in Italia incrociò le braccia e fece il gesto delle manette, nel tempio dello United china il capo, ha le mani giunte e chiede scusa per il 4-0 incassato in campionato contro i Blues allo Stamford Bridge. E pensare che quella era casa sua… la sorte sa essere veramente beffarda.

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Orgoglio e pregiudizio. Il primo è endemico, il secondo entra nel novero del ‘rumore dei nemici' che il manager portoghese sa come zittire. Exploit comunicativi a parte, sul tavolo restano i risultati che non sono all'altezza delle aspettative e soprattutto dei soldi spesi dalla proprietà per allestire una squadra finalmente competitiva per vincere la Premier e tornare in Champions. E così il successo ottenuto in ‘Efl Cup' nel derby altro non è che un brodino da mandare giù tutto d'un sorso in attesa di pietanze migliori. Lo United non è ancora guarito e Mourinho ha almeno 3 cose da farsi perdonare, considerato che finora il suo Manchester è sembrato per nulla ‘speciale'.

Mourinho, 3 peccati da farsi perdonare

1 – Pogba pagato a peso d'oro, in campo non ha ruolo né posizione definiti. Possibile che il calciatore costato tantissimo (circa 120 milioni di euro) non sia stato ancora inquadrato tatticamente? Mourinho dissimula e azzarda addirittura che l'ex juventino potrebbe giocare come difensore centrale. La realtà dei fatti però dice che il ‘polpo', esplosivo ed efficace quando a Torino aveva accanto Marchisio e Vidal, negli schemi dello United ci sta come i cavoli a merenda.

2 – Che fine hanno fatto? E' la domanda ricorrente tra i tifosi di Old Trafford che, a cominciare dalla situazione delicata di Rooney, si chiede perché campioni ben pagati (Ibrahimovic e Pogba) non abbiano un rendimento costante e altri, invece, siano scivolati dietro le quinte con poche opportunità di mettersi in mostra. Chi sono? Martial, Mkhitaryan, Schneiderlin, Depay, Darmian e poi c'è il tedesco Schweinsteiger messo in un angolo da tempo al punto da chiedergli perfino di svuotare l'armadietto nello spogliatoio della prima squadra. Quanto a Wayne, bandiera del Manchester, potrebbe essere ammainata definitivamente a gennaio visto che i tabloid ne ipotizzano addirittura la cessione a gennaio.

3 – Ahi, ahi in difesa si balla. Ricordate Eto'o che a Milano Mourinho convinse addirittura a fare da ala tornante? Una mossa delle sue per garantire alla sua squadra maggiore equilibro e far sì che i colpi dei suoi fuoriclasse fossero letali. Ecco, Ibra a parte, a Manchester la difesa sembra troppo fragile. Colpa solo degli interpreti scelti? Sicuramente no, l’infortunio di Bailly (voluto fortemente dal tecnico lusitano) ha complicato i piani ma è l'assetto della squadra che suscita perplessità oltre ad aprire falle clamorose davanti a De Gea che per i miracoli si sta attrezzando.

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