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Morata e Santon, Busquets e Pedro: i calciatori lanciati da Mou e Guardiola

Il portoghese e il catalano appartengono a scuole calcistiche differenti ma hanno in comune una cosa: sono sempre stati capaci di inserire molti giovani nelle loro squadre.
A cura di Vito Lamorte
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Due filosofie a confronto. Da sempre. José Mourinho contro Pep Guardiola. La verticalità contro il possesso palla, l'organizzazione contro il gioco di posizione. Due mondi diversi, appunto. Il portoghese e il catalano appartengono a due modi di pensare e di fare calcio molto differenti ma hanno in comune una cosa: sono sempre stati capaci di inserire molti giovani nelle loro squadre. Sia Josè che Pep hanno sempre avuto un rapporto abbastanza positivo con le squadre giovanili ma, tra i due, l'allenatore spagnolo è stato avvantaggiato nel suo percorso avendo prima lavorato nella squadra B della società dove poi ha vinto tutto.

Pep Guardiola e Jose Mourinho si salutano prima di Real Madrid-Barcellona.
Pep Guardiola e Jose Mourinho si salutano prima di Real Madrid-Barcellona.

Le scoperte di Josè: Carlos Alberto, Santon e Morata

Carlos Alberto. Il brasiliano ha fatto il suo debutto in Europa nella stagione 2003-04, all'età di 20 anni, ed è diventato il secondo giocatore più giovane a segnare in una finale di Champions League. Purtroppo il suo percorso non è stato degno della sua stagione d'esordio nel Vecchio Continente. Ora gioca nella Figueirense.

Davide Santon. Il terzino di Portomaggiore ha fatto il suo esordio con l'Inter sotto l'ala di Mourinho il 21 gennaio 2009, a 18 anni, contro la Roma (2-1), nei quarti di finale della Coppa Italia. Si muoveva con una personalità tale che il portoghese lo ha impiegato con grande continuità. Il 24 febbraio lo fece esordire in Champions League da titolare in Inter-Manchester United, nell'andata degli ottavi di finale della massima competizione europea. Da quella stagione in poi per Santon è stato un vero calvario: un mix tra infortuni e trasferimenti non l'hanno più visto tornare come allora. Un gran peccato!

Alvaro Morata. L'allenatore portoghese ha fatto debuttare in Liga un giovane Alvaro Morata il 12 dicembre 2010. La punta spagnola entrò all'88' al posto di Angel Di María nella partita di campionato vinta dal Real Madrid per 3-1 contro il Real Zaragoza. Per il madrileno è stato un crescendo prima con la maglia delle merengues e poi con quella della Juve tanto che il Real ha deciso di riportarlo a casa la scorsa estate.

https://www.youtube.com/watch?v=ZTaql7u6ybk

Le scoperte di Pep: Busquets, Thiago Alcantara, Pedro Ledesma

Sergi Busquets. È il cervello del Barcellona che ha vinto tutto negli ultimi dieci anni. A farlo esordire in prima squadra è stato Guardiola nel settembre del 2008 e, nell'annata in cui arriva il Triplete della squadra catalana, il mediano viene premiato con il Trofeo Bravo, assegnato dal giornale italiano Guerin Sportivo al miglior calciatore Under-21 militante nei campionati europei. Busquets è diventato sempre più importante per il Barça e per la nazionale spagnola grazie alla sua intelligenza e la grande abilità nel controllo del gioco.

Thiago Alcántara. Il centrocampista brasiliano naturalizzato spagnolo ha esordito in Primera División il 17 maggio 2009 grazie a Pep. Con la palla tra i piedi è un vero funambolo ma gli infortuni lo hanno frenato diverse volte. La classe non è in discussione ma manca un po' di continuità.

Pedro Rodríguez Ledesma. Ha debuttato il 12 gennaio 2008 nel match vinto dal Barcellona sul Real Murcia per 4-0. Il calciatore di Santa Cruz de Tenerife si è subito affermato come un esterno offensivo in grado di agire su entrambe le fasce, molto bravo negli ultimi 16 metri sia per servire assist ai compagni che come finalizzatore. Col Barcellona e con la Spagna ha vinto tutto e dall'agosto 2015 è in forza al Chelsea.

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