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André Silva, che flop in Confederations Cup: il portoghese delude i tifosi del Milan

Il nuovo attaccante rossonero, molto atteso in Russia, non ha particolarmente brillato in tutto il torneo. Senza la spalla preziosa di Cristiano Ronaldo, ha deluso anche nella finale per il terzo posto dove si è fatto parare un rigore dal portiere messicano.
A cura di Alberto Pucci
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Senza Cristiano Ronaldo, esentato dalla sfida per poter correre dai suoi gemellini appena nati, André Silva ha chiuso la sua Confederations Cup nel peggiore dei modi. Non è stato un torneo particolarmente felice per l'ex Porto che, al di là della buona prestazione contro la Nuova Zelanda (un gol e un assist), non ha quasi mai brillato nelle altre quattro partite disputate. Per la "finalina" del torneo russo, molti tifosi rossoneri si erano piazzati davanti ai teleschermi per ammirarlo. La sua prestazione ha però lasciato l'amaro in bocca ai seguaci del Diavolo. Servito poco e male dai compagni, il numero 9 del Portogallo ha spesso sbattuto il muso contro il neo giallorosso Hector Moreno (autore invece di una prova positiva) e ha anche calciato male un rigore regalando la possibilità a Ochoa di fare bella figura.

Il nuovo numero nove rossonero

In attesa di rivederlo a Milanello per l'inizio della preparazione rossonera, l'ex giocatore del Porto si godrà ora qualche giorno di vacanza per ricaricare le pile in vista del suo esordio in Europa League e in Serie A. "Voglio fare il meglio per il Milan", aveva dichiarato nel giorno delle visite mediche e della firma. Al rientro dalle ferie, il portoghese troverà ad attenderlo probabilmente la maglia con il 9 sulle spalle: un numero che, negli scorsi anni, non ha portato molta fortuna a chi lo ha indossato.

Il quinto portoghese della storia del Milan

Dopo la stagione disastrosa di Carlos Bacca, che presto lascerà Milanello per vestire un'altra maglia, c'è molta attesa e fiducia per il nuovo centravanti di Vincenzo Montella. André Silva è il quinto giocatore portoghes, e della storia del club di via Aldo Rossi, a scendere in campo nella "Scala del Calcio". Prima di lui ci sono stati l'eterna promessa Paulo Futre, le meteore Ricardo Ferreira e Pelé e l'indimenticato Manuel Rui Costa: campione amato da tutti, capace di strappare applausi al raffinato pubblico di San Siro e di vincere Champions League, Coppa Italia e Supercoppa Europea nel 2003 e Scudetto e Supercoppa Italiana nell'anno successivo.

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