Messi e Chiellini a Sacile da Poser, il dottore che ha l’elisir di lunga vita
Leo Messi in Italia: ma ancora una volta non si tratta di calciomercato, ma di un ritorno a Sacile, città alle porte di Pordenone, per far visita al "guru" Giuliano Poser, medico dello sport specializzato in nutrizione e kinesiologia applicata. Per Messi è una tappa praticamente obbligata: non è la prima volta e non sarà l'ultima che il campione argentino arriva nella piccola cittadina friulana al confine con il Veneto, e come sempre ha suscitato grande interesse da parte della popolazione locale. Grazie alle prescrizioni del dottore – una specie di elisir di lunga vita – ha ‘asciugato' il fisico e ridotto la massa grassa fino a dimagrire di 3.5 chili.
Ventimila abitanti scarsi, eppure Sacile da qualche anno è una sorta di "santuario" di tantissimi calciatori che, lontano dai riflettori della cronaca e dall'attenzione che riservano le grandi metropoli, riescono anche a girare (quasi) indisturbati. Anche Chiellini, nello stesso giorno, è andato a far visita a Poser: il difensore della Juventus, che resterà fermo per due settimane, è stato avvistato nel giro di poche ore dalla visita di Leo Messi. Tanti i campioni di vari sport che a Poser si rivolgono per una mano: Demichelis, Di Maria ed Aguero gidano la "pattuglia" argentina, senza dimenticare Higuain, ma da Poser vanno anche campioni di sci, ciclismo, atletica e via dicendo. E dire che fino a pochi anni fa lavorava nel Palermo di Zamparini: ed ora, da privato, è diventato di fatto un guru vero e proprio.
L'operazione "dieta" di Messi
La dieta di Messi, fatta su misura da Poser, è di per sé anche semplice: cibi biologici, eliminando gli alimenti con conservanti, pesticidi, anticrittogamici, grassi saturi, grassi e vegetali idrogenati. In dose molto minore, invece, saccarosio, alcool, lattosio, lieviti e farina di frumento raffinata, carne di maiale e bovina, crostacei ed uova. Al contempo, minor uso di antinfiammatori, antidolorifici e antibiotici: in questo modo, i rischi di problemi muscolari e patologie croniche come pubalgia e tendinite sono stati ridotti al minimo. E gli effetti, in campo, si sono visti.
