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Mercato Atalanta, dal Napoli torna in prestito Alberto Grassi

Arrivato nello scorso gennaio e infortunatosi subito al ginocchio destro, lo sfortunato centrocampista fa ritorno in nerazzurro. Con la squadra di Maurizio Sarri non era mai riuscito a scendere in campo.
A cura di Alberto Pucci
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Chiusa la porta partenopea, per Alberto Grassi si riapre il portone nerazzurro. Il 21enne bresciano, dopo aver attirato su di sé tutte le attenzioni degli operatori ed essere riuscito ad arrivare al Napoli nello scorso mercato invernale, si è però subito fatto male durante il primo allenamento a Castel Volturno: un serio problema al ginocchio destro (lesione al menisco) che lo ha costretto all'operazione e all'anonimato nei sei mesi passati in azzurro. A distanza di pochi mesi, e dopo l'investimento di quasi dieci milioni di euro di Aurelio De Laurentiis, il talento del vivaio orobico è dunque pronto a tornare in campo nell'Atalanta di Giampiero Gasperini, che è riuscita ad avere il suo ex giocatore in prestito secco e a battere la concorrenza di Palermo, Sampdoria, Chievo e Pescara.

Sotto con Mati Fernandez

Chiuso da Allan, Jorginho, Zielinski, Diawara e da Rog, Grassi ha così preferito lasciare momentaneamente Napoli per tornare a giocare con continuità nella "sua" Bergamo. Con la maglia della Dea, il centrocampista Under 21 ha fatto tutta la trafila. Partito dai Pulcini, Grassi è arrivato in prima squadra nel 2014 e ha esordito in occasione della partita casalinga contro la Roma del 22 novembre dello stesso anno. Dopo 16 presenze in campionato e 2 in Tim Cup, il classe '95 può ora arricchire il suo giovane curriculum con un'altra stagione in nerazzurro: club grazie al quale potrà riassaporare l'emozione di scendere in campo. In casa Atalanta, però, il mercato non è ancora finito. Nelle prossime ore, infatti, il club del presidente Percassi proverà a lanciare l'assalto decisivo a Mati Fernandez: rimasto svincolato dalla Fiorentina. Sul cileno che piace molto alla Dea, c'è però anche l'interesse del Cagliari e soprattutto del Milan di Montella.

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