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Maradona: “La Juve offrì 100 miliardi ma non avrei mai tradito Napoli”

Il retroscena risale ai tempi in cui l’Avvocato Agnelli avrebbe fatto carte false per strapparlo a Ferlaino, cui offrì 100 miliardi di vecchie lire e a Maradona un assegno in bianco. Ma nulla scalfì l’amore del Pibe verso Napoli e la sua gente. Non come è accaduto in estate a Higuain…
A cura di Alessio Pediglieri
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Quando l'amore non ha prezzo a nulla possono i soldi. Così Diego Armando Maradona racconta a L'Espresso della corte sfrenata e irriverente che gli fece l'Avvocato Gianni Agnelli ai tempi della sua militanza al Napoli. Fino ad offrire a Ferlaino 100 miliardi di vecchie lire perché el Pibe tradisse i tifosi partenopei. Tentativi sempre andati a vuoto, non come è accaduto ad Higuain il quale è subito migrato in bianconero non appena è capitata l'occasione giusta. Un'unione quella del campione argentino e il popolo napoletano che dura ancor oggi e che nemmeno le vicende legate al fisco potranno mai incidere.

Mai come Higuain. E Maradona può dirlo forte perché lui avrebbe potuto fare trent'anni fa ciò che ha fatto Higuain la scorsa estate: salutare tutti in fretta e furia e stabilirsi alla Juventus, ricoperto di gloria e soprattutto di soldi. Perché anche per el Pibe de Oro, la Vecchia Signora aveva fatto carte false ma allora Maradona disse ‘no'. E ‘no' restò. A raccontarlo è lo stesso campione in una intervista esclusiva dove svela i retroscena della corte dell'Avvocato e la sua convinzione che nemmeno i problemi con l'Erario potranno mai recidere il cordone ombelicale che lo lega a Napoli.

Maradona svela come Agnelli lo corteggiasse in prima persona e ripetutamente "come potrebbe fare un innamorato con una donna. Mi chiamava continuamente promettendo cifre pazzesche e un giorno mi disse che aveva offerto 100 miliardi a Ferlaino. Io dovevo solamente mettere la cifra sul mio assegno. Cosa gli risposi? Che non avrei mai potuto fare questo affronto ai napoletani perché io mi sentivo uno di loro, che non avrei mai potuto indossare in Italia altra maglia se non quella del Napoli".

Una cosa che oggi non potrebbe più accadere con i tempi che corrono: "Le colpe sono di quelli che fanno affari sui trasferimenti ma il giocatore non è mai esente da responsabilità" sottolinea Maradona che a proposito di colpe, rimanda al mittente le accuse di evasione fiscale e pagamenti mai effettuati al Fisco italiano al tempo del Napoli: "Non sarà la Finanza a mettersi tra me e l'affetto della gente, soprattutto dei napoletani, è impossibile, non ci riuscirà nessuno. Non sto facendo la vittima, voglio solo combattere per la verità che qualcuno sta nascondendo. Perché voglio tornare a visitare Napoli senza vincoli e riabbracciare la sua gente quando ne ho voglia".

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