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Mancini: “Ho cambiato la storia dell’Inter, ora punto alla Champions”

Il tecnico nerazzurro ha parlato del suo passato e del suo presente, in una lunga intervista rilasciata al sito del comitato organizzatore di Qatar 2022.
A cura di Alberto Pucci
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In vista della prossima pausa invernale, Roberto Mancini è volato in Qatar per un veloce sopralluogo. La squadra dell'allenatore jesino, infatti, passerà il periodo di sosta sotto il sole degli Emirati preparandosi per lo sprint finale di campionato e per il possibile testa e testa con le altre pretendenti al tricolore. Durante il suo soggiorno in Qatar il tecnico nerazzurro è stato intervistato dal "Supreme Committee for Delivery & Legacy": il comitato organizzatore del mondiale del 2022. Ai giornalisti del sito ufficiale, Mancini ha svelato quali sono gli obiettivi principali della sua squadra: "Il nostro obiettivo è la qualificazione alla prossima Champions League, che rimane importantissima per noi – ha spiegato – Lo scudetto? In questo momento siamo in testa, ma la stagione è lunga e dobbiamo ancora lavorare per mantenere la posizione di vertice. Abbiamo fatto un buon lavoro, ma ci sono margini di miglioramento".

Ricordi britannici – La stagione in corso sembra molto diversa da quella precedente, dove Mancini arrivò a campionato iniziato per sostituire Mazzarri: "Difficile cambiare le cose e i destini di un club, quando prendi una squadra in corsa – ha confermato il tecnico – In questa stagione, però, le cose stanno andando diversamente. E' meglio quando si inizia a lavorare con il gruppo sin dalla preparazione estiva. Mercato? Sono felice della rosa che ho a disposizione. In estate abbiamo acquistato buoni giocatori e siamo una squadra giovane, con un paio di elementi d'esperienza". Inevitabile, infine, qualche domanda sul suo passato in Inghilterra: "Il City? Sono la miglior squadra al momento e possono vincere il titolo. Quando sono arrivato a Manchester, li ho aiutati a ribaltare le dinamiche del derby contro lo United costruendo una buona squadra e tornando al titolo dopo tanti anni. Mi piace raccogliere sfide difficili e centrare i miei obiettivi. Da allenatore, ho cambiato la storia dell'Inter nel 2006-2007 e quelle di Sampdoria e Lazio da giocatore".

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