Mancini: “Con Thohir riporteremo lo Scudetto all’Inter”

Roberto Mancini in questo finale di stagione sembra aver trovato (quasi) l’Inter che desidera. I nerazzurri hanno ottenuto una discreta serie utile e sono tornati in corsa per la qualificazione all’Europa League. Il cinquantenne allenatore, in un’intervista a ‘La Repubblica’, garantisce sul suo futuro e afferma che con lui e Thohir l’Inter tornerà a vincere il campionato: “Non me ne vado, ricostruirò una squadra vincente come ho fatto dieci anni fa. Fidatevi di Thohir, insieme riporteremo lo Scudetto all’Inter.”. Mancini sostiene che all’Inter mancano le ali, che non erano previste negli schemi del suo predecessore, e dice che all’Inter mancano calciatori che sappiano capire rapidamente ogni tipo di situazione: “Cosa manca a questa squadra? Giocatori che in campo capiscano al volo le situazioni. Mi piacciono le ali veloci, come David Silva.”

L’ottavo posto in classifica non è splendido, ma il trend è positivo. Mancini afferma che sotto la sua gestione l’Inter è cresciuta moltissimo: “L’Inter deve crescere è vero, ma ho visto tanti miglioramenti e solo a Empoli la squadra non mi è piaciuta per nulla. Abbiamo buttato via punti in modo assurdo, per sfumature e immaturità. Adesso ci forse ci siamo, ma di sicuro faremo ancora altri errori.”

Mancini ha fatto il sociologo quando ha parlato dei giovani calciatori: “I calciatori giovani sono come i bambini di oggi: hanno tutto subito, forse è anche colpa nostra che li viziamo. Per noi, il regalo a Natale di un vero pallone, profumato di cuoio, era una conquista meravigliosa. Fare il calciatore è il mestiere più bello del mondo, fai il lavoro che tutti i bambini sognano e ti pagano pure, non puoi avere il muso.”

Un giovanissimo il ‘Mancio’ lo ha lanciato in questa stagione, si tratta del centrocampista Gnoukouri. Ma tra l’allenatore e l’ivoriano non è stato subito amore a prima vista: “Gnoukouri può diventare un grande giocatore: l’ho visto allenarsi con la prima squadra per la prima volta a novembre quando sono arrivato e non mi era piaciuto. L’ho rivisto al ‘Torneo di Viareggio’ giocare una partita perfetta e l’ho fatto ritornare da noi, mi è piaciuto e l’ho lanciato in prima squadra.”