Manchester United, Mkhitaryan flop: verso la cessione a gennaio

Scricchiola sotto i piedi di Mourinho il nuovo Manchester United costruito in estate a suon di milioni di euro e indicazioni precise del portoghese. Non solo l'umiliazione del 4-0 subito dalla sua ex squadra di Londra, il Chelsea oggi allenato da Conte, ma anche un inizio di stagione balbettante, incominciato col piede giusto ma subito rovinato da prestazioni deludenti. Tanto che adesso si pensa subito a epurare chi non si sta rivelando all'altezza della situazione, nel classico pugno di ferro che lo Special One adotta nei momenti più difficili. Nel mirino è capitato Henrikh Mkhitaryan che è stato inserito nella lista dei partenti del Manchester United.

Non è il principale colpevole del crollo dello United ma l’armeno è stato il primo giocatore della nidiata di Mino Raiola ha firmare con i Red Devils la scorsa estate, dando il via ai susseguenti arrivi di Paul Pogba e Zlatan Ibrahimovic e adesso figura tra i primi di coloro che potrebbero partire e lasciare Manchester. Già a gennaio, viste le deludenti prestazioni e le richieste di mercato che girano attorno al giocatore.

In estate fu un affare da 42 milioni di euro, ovviamente di spesa per lo United che portò l’esterno ex Borussia Dortmund all’Old Trafford, con grandissime aspettative fino ad oggi completamente deluse, aprendo il fianco a critiche e valutazioni negative. In Inghilterra si dice che l’ex obiettivo della Juventus potrebbe lasciare Manchester già nella finestra a gennaio, oramai fuori dalle grazie di Mou.

Mkhitaryan ha collezionato soltanto cinque presenze stagionali e, tra un infortunio e l’altro, non mette piede in campo dallo scorso dieci di settembre. L'ultima presenza non fu certo positiva: venne sostituito nell’intervallo del derby di Manchester perso per 2-1 dallo United ed in cui l’armeno non si fece mai notare. Adesso è ai margini del progetto di Mourinho e poco conta che sia della stesa scuderia – Raiola – di Ibra e Pogba: a gennaio il Manchester potrebbe anche decidere di cederlo provando a rientrare in parte dai 42 milioni spesi.