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L’orgoglio dell’Hellas frena la “pazza” Inter. Solo un pareggio sofferto per Mancini

Nel lunch match della 24esima di Serie A, la squadra di Delneri ha costretto i nerazzurri ad una faticosa rincorsa, dopo l’iniziale vantaggio di Murillo. A completare lo score, di una partita spettacolare, le reti di Helander, Pisano, Ionita, Icardi e Perisic. Nel finale, incredibile palo di Gilberto.
A cura di Alberto Pucci
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Contro l'Hellas Verona, in serie positiva da quattro partite (3 pareggi e 1 vittoria), l'Inter ha dovuto faticare più del previsto per uscire dallo stadio Bentegodi con un pareggio. Il mezzo passo falso della banda Mancini, complica la rincorsa al terzo posto dei nerazzurri e rianima definitivamente la squadra di Delneri: vogliosa di combattere fino alla fine per evitare una retrocessione che sembra già scritta. A dispetto degli ultimi sei precedenti in casa gialloblu, tutti a favore dei nerazzurri, l'undici di Delneri ha saputo giocare ad armi pari contro i più quotati avversari arrivando ad un passo da una prestigiosa vittoria. Per la squadra milanese, invece, c'è ancora molto da lavorare per tentare di conquistare un piazzamento Champions. Bene in fase offensiva, dove sono arrivati finalmente i gol, l'undici interista ha lasciato a desiderare dalla mediana in giù.

La squadra di Mancini ha confermato i recenti problemi difensivi, già evidenziati nel corso del derby perso contro i rossoneri. Gli esterni hanno spesso sofferto la vivacità delle due ali veronesi, mentre in mezzo Murillo e Juan Jesus hanno perso quasi tutti i duelli aerei. Il tecnico di Jesi, però, dovrà rivedere qualcosa anche sulla mediana dove Felipe Melo e Kondogbia hanno nuovamente tradito le attese. Specialmente il brasiliano che ha confermato il suo periodo negativo. L'ex Galatasaray è rimasto in campo soltanto 45 minuti, trovando anche il tempo di farsi ammonire per un brutto fallo su Luca Toni.

Al contrario del noioso match di Marassi tra Genoa e Lazio, la partita del Bentegodi ha regalato subito emozioni forti. L'Inter, scesa in campo con una squadra molto vicina a quella che ha battuto il Chievo, si è portata in vantaggio al minuto 8 grazie al gol di testa di Murillo. Un vantaggio che, però, è durato pochi minuti. Dopo 240 secondi, infatti, l'Hellas ha trovato il pareggio su un'azione "fotocopia": corner e stacco di testa di Helander a battere Handanovic sul palo lontano. Una disattenzione difensiva che i nerazzurri hanno replicato al 16esimo, quando su una punizione da fuori area hanno fatto staccare indisturbato Pisano per il gol del 2-1 scaligero. Colpita dalla doppia risposta veronese, la squadra di Mancini ha sfiorato il pareggio al 22esimo con una splendida girata al volo di Brozovic: uscita di pochissimo sulla sinistra della porta di Gollini. Dopo una buona occasione per l'Hellas, con un contropiede sfruttato male da Wszolek alla mezz'ora, l'Inter si è resa pericolosa con Icardi anche al 40esimo: anticipato da un soffio dal portiere di Delneri.

Con Perisic al posto di Felipe Melo, Mancini ha tentato di raddrizzare la partita aggredendo subito i padroni di casa. Al settimo minuto un cross insidioso di Palacio è stato respinto in tuffo da Gollini. L'occasione di Palacio, seguita da un destro centrale di Kondogbia, hanno preceduto di poco il terzo gol scaligero: arrivato al 12esimo sull'ennesima incursione aerea questa volta di Ionita. La risposta nerazzurra è arrivata quattro minuti più tardi, con il 3-2 di Icardi. Il tocco vincente sottoporta dell'argentino ha così risvegliato l'Inter, ad un passo dal l'incredibile pareggio: sventato solo da un miracolo sottomisura di Gollini su Palacio. Un assedio spezzato dall'Hellas al 32esimo con un destro alto di Juanito Gomez, entrato nel corso della ripresa al posto di Luca Toni. Un fuoco di paglia gialloblu, prima del pareggio di Perisic: arrivato dopo un cross di Palacio e il tap-in vincente del croato. A blindare il risultato finale, ci ha poi pensato Gollini con una super parata su Eder a 5 minuti dal triplice fischio finale: il tutto prima del palo incredibile colto da Gilberto, della "palombella" di Romulo fuori di poco e dell'ultima chance di testa di Icardi, spedita sul fondo dal capitano interista.

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