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A Cardiff la finale di Champions Juve-Real Madrid

Juventus-Real, storia di una rivalità segnata dalle magie di Alex Del Piero

Per oltre dieci anni le sfide tra bianconeri e merengues hanno avuto come grande protagonista Pinturicchio che con i blancos ha storicamente un feeling molto particolare: dalla punizione che portò la Juve a vincere la Champions nel ’96 alla perla che eliminò i Galacticos nel 2003, dal bolide che non lasciò scampo a Casillas alle pennellate che gli valsero la standing ovation del Bernabeu.
A cura di Michele Mazzeo
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Ormai ci siamo. Manca davvero pochissimo alla finale di Cardiff tra Juventus e Real Madrid. L’ultimo atto della Champions League manderà in archivio questa stagione calcistica e lo farà con un match clou, una sfida tra due delle società più blasonate della storia dell’universo pallonaro. Quello che andrà in scena sarà infatti il 19° incontro, tutti disputati nella massima competizione europea per club, tra bianconeri e blancos (solo Real e Bayern Monaco si sono incrociati più volte). Una rivalità dunque che si prolunga ormai da più di mezzo secolo ma che per oltre dieci anni ha avuto come protagonista assoluto Alessandro Del Piero che di questi 18 precedenti ne ha giocati ben 9 realizzando 5 reti, tutte foriere di vittorie per la Vecchia Signora. Ecco le 5 perle di Pinturicchio contro il Real Madrid, sua vittima europea preferita.

Alex infligge la prima punizione al Real

20 marzo 1996 – Tutto ha origine nella stagione 1995/96. Alessandro Del Piero alla sua prima Champions League aveva incantato tutti nel girone di qualificazione con alcune prodezze (fu allora che nacque il famoso “gol alla Del Piero”) segnando 5 volte in 5 partite contro Borussia Dortmund, Steaua Bucarest e Glascow Rangers. Nei quarti di finale il sorteggio mette la Juventus di Marcello Lippi di fronte al Real Madrid. L’andata si disputa al Santiago Bernabeu: il 10 bianconero non brilla e le merengues si impongono per 1-0 grazie alla rete di Raul Gonzalez Blanco.  Il 20 marzo le due squadre si ritrovano al Delle Alpi di Torino. Al 17’ del primo tempo Gianluca Vialli si conquista una punizione dal limite dell’area, sulla palla si presenta l’allora 22enne di Conegliano Veneto: tiro a giro a mezza altezza, la barriera madrilena si apre, la palla passa e si insacca alle spalle di Cañizares. Uno a zero e qualificazione nuovamente in equilibrio. Ci penserà poi Michele Padovano a segnare il definitivo 2-0 che manda avanti i bianconeri che arriveranno poi a vincere la Champions League nella finale di Roma contro l’Ajax.

Pinturicchio e l’affresco Galacticos

14 maggio 2003 –  Dopo la finale del 1998 che ha visto trionfare gli spagnoli passano cinque anni e Juventus e Real Madrid si ritrovano l’una contro l’altra nella semifinale di Champions League 2002/03. Il risultato della gara d’andata giocata in Spagna (2-1 per i blancos) rinvia il discorso qualificazione al match di ritorno. Pronti, via e David Trezeguet su assist di Del Piero porta in vantaggio i bianconeri. Al 43’, poco prima dell’intervallo, Pinturicchio si mette in proprio esibendo tutta la propria classe: aggancio perfetto su lancio da oltre 40 metri, finta e controfinta che ubriacano Fernando Hierro e Michel Salgado, potente rasoterra sul primo palo che non dà scampo a Iker Casillas e 2-0 che avvicina la Juve alla finale di Manchester. Nel secondo tempo le reti di Pavel Nedved e dell’ex Zinedine Zidane portano lo score sul 3-1 che consente ai bianconeri di accedere all’atto conclusivo della manifestazione dove poi sarà però sconfitta dal Milan ai calci di rigore.

La pennellata sotto l’incrocio

21 ottobre 2008 – Dopo Calciopoli, la Serie B e un ottimo campionato nella massima serie la Juventus e il suo capitano tornano in Champions League e ad attenderli, questa volta già nel girone eliminatorio, c’è il “solito” Real Madrid. La terza giornata prevede la partita d’andata tra le due rivali allo stadio Olimpico di Torino. Dopo soli 5 minuti di gioco Alex colpisce ancora una volta le merengues. Amauri gli serve la palla sulla trequarti avversaria e il 10 bianconero non ci pensa due volte: conclusione precisa e potente dai 25 metri che si infila sotto l’incrocio con Iker Casillas che non può fare altro che raccogliere la palla in fondo alla rete.  La sfida si concluderà poi 2-1 a favore dei padroni di casa grazie alle marcature dello stesso Amauri e dell’olandese Ruud van Nistelrooy.

Congedo da brividi al Bernabeu: doppietta e standing ovation

5 novembre 2008 – Dopo due settimane al Santiago Bernabeu va in scena la gara di ritorno. I blancos vorrebbero prendersi la rivincita ma devono arrendersi ancora una volta alla Vecchia Signora. Del Piero questa volta è l’unico protagonista assoluto: prima segna di sinistro dal limite dell’area, poi raddoppia con una punizione a giro che sorprende il mal posizionato Casillas, e continua a regalare giocate di qualità andando più volte vicino alla tripletta. Al 93’, con il risultato in cassaforte, Claudio Ranieri decide di regalargli l’applauso dei suoi tifosi presenti a Madrid e lo sostituisce facendo entrare Paolo De Ceglie. Ma quello che accade è incredibile: gli oltre 80mila spettatori presenti al Santiago Bernabeu si alzano in piedi tributando una standing ovation da brividi al capitano degli storici rivali. Sarà questa l’ultima indimenticabile volta che Pinturicchio affronterà il Real Madrid nella sua carriera e, per lui, non c’era miglior modo di concludere questa lunga sfida europea, che per oltre un decennio è stata soprattutto la “sua” grande sfida europea.

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