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Italia, Lippi ha detto no: l’ex ct rinuncia al ruolo di direttore tecnico

Dopo i dubbi che erano emersi nelle ultime settimane, l’allenatore viareggino ha preferito ritirare la sua candidatura per il prestigioso ruolo all’interno della Federazione.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo un tira e molla durato settimane, Marcello Lippi pare aver preso la sua decisione: quella di non tornare in azzurro. A pochi giorni dalla fine del mandato di Antonio Conte, il 68enne allenatore viareggino (al quale è legato il ricordo della vittoria nel Mondiale del 2006) non affiancherà il nuovo commissario tecnico Ventura nel viaggio verso le qualificazioni di Russia 2018. Come riportato da Sky Sport, Lippi avrebbe rinunciato all'incarico probabilmente anche a causa di un conflitto d'interesse che coinvolge il figlio Davide: noto procuratore di molti calciatori, su tutti il bianconero Giorgio Chiellini. Nonostante un accordo di massima già trovato, il regolamento della Federazione vieta infatti "rapporti fra procuratori e soggetti che svolgano funzioni in Federcalcio". Un problema che ha colto di sorpresa anche Tavecchio: principale sponsor dell'ex ct azzurro.

Il tentativo di Tavecchio

Ad anticipare la decisione di Marcello Lippi era stato nelle scorse ore il "Corriere dello Sport", che aveva anche sentito il diretto interessato: "Mi spiace tanto, perché l’idea di tornare in Federazione da direttore tecnico era per me appassionante – ha dichiarato Lippi al quotidiano romano – Peccato perché ho sempre pensato fosse il ruolo giusto per me. Quello che è successo è strano, molto strano, ma se qualcuno aveva nel mirino me sappia che ha sbagliato perché la mia storia resta scritta – ha continuato Lippi – Se qualcuno aveva nel mirino mio figlio, non posso permettere che paghi lui un prezzo che sarebbe assurdo pagare. Per questo ho deciso di chiudere la vicenda, parlando col presidente Tavecchio". Prima del "no, grazie" del tecnico, Tavecchio aveva fatto l'ultimo tentativo: sottoporre il caso alla Corte d'Appello Federale che, ad oggi, non ha ancora emesso il suo giudizio. Il prolungarsi dell'attesa ha così finito per spazientire tutti: Lippi compreso, che ha preferito ritirare la sua candidatura.

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