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Inter, Mancini: “In Premier gli arbitri fischiano 10 volte a partita”

Il tecnico nerazzurro: “Difficile avere un gioco fluido in Italia.. Frustrato? Macché, siamo uno dei club più importanti d’Europa, e voglio il terzo posto”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Roberto Mancini non si arrende: il tecnico jesino, nonostante il pareggio di Roma che ha lasciato i nerazzurri a meno cinque dai giallorossi e dunque dal terzo posto, crede ancora di poter centrare l'obiettivo stagionale. Mancano otto gare, ed il calendario aiuta a sognare: il terzo posto che vale i playoff per la prossima Champions League è ancora possibile. E smorza le voci che lo vorrebbero già in rottura con l'Inter.

"Ho sempre detto che ci sono almeno tre-quattro squadre migliori di noi, perché stanno giocando assieme da tanti anni", ha spiegato Mancini alla Reuters, "ma non mi sento frustato, anzi rimango ottimista: possiamo lottare per il terzo posto. L'Inter resta sempre uno dei migliori club italiani ed europei. Siamo una squadra buona e giovane, dobbiamo migliorare ma siamo sulla strada giusta".

Il calendario aiuta: Torino e Frosinone prima del big-match contro il Napoli, quindi Genoa, Udinese, Lazio, Empoli e Sassuolo. La speranza è che la Roma, che nelle ultime otto giornate dovrà vedersela con Lazio, Napoli, Bologna e Milan, possa perdere punti preziosi per strada, e dunque sorpassarla magari al foto-finish. Nell'ultima giornata, i nerazzurri affronteranno il Sassuolo a Reggio Emilia, mentre la Roma sarà a San Siro contro il Milan. E con la lotta scudetto che pare destinata a risolversi proprio nelle ultime giornate, la sensazione è che le posizioni "finali" si assegneranno proprio a maggio.

"La Serie A è cresciuta molto negli ultimi tre-quattro anni, ma non è ancora ai livelli di Inghilterra, Germania e Spagna", ha aggiunto Mancini, "Gli arbitri fischiano continuamente ed è difficile così avere un gioco più fluido. In Premier fischiano dieci volte a partita, da noi è diverso: per molte squadre l'importante è non perdere, e rischi di essere esonerato se perdi tre-quattro partite, per cui siamo tutti a rischio", ha concluso, "credo che in questa stagione ci saranno stati quindici cambi di allenatore". Ma ora il pensiero va al terzo posto: ed al match contro il Torino alla ripresa del campionato.

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