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Inter, De Boer vacilla: “Non so se mercoledì ci sarò ancora”

Il tecnico sul banco degli imputati per l’ennesimo stop che ha precipitato i nerazzurri al 14° posto in classifica, lontano dalla zona Champions. Contro il Torino può essere la sua ultima panchina in nerazzurro.
A cura di Maurizio De Santis
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Ci sarà ancora Frank De Boer sulla panchina dell'Inter contro il Torino? Sarà quella l'ultima chance concessa al tecnico olandese? Oppure guiderà i nerazzurri contro un avversario molto ostico come la squadra di Mihajlovic solo pro-forma? E l'Inter ha già deciso cosa fare: lo manderà via a prescindere, avrà la pazienza di attendere almeno fino alla pausa per le nazionali? Tanti dubbi e una certezza data dalla condizione di classifica drammatica rispetto alle ambizioni d'inizio stagione: 14° posto, zona Europa (in particolare il podio Champions) lontanissima.

Una disfatta che segna l'acuzie della crisi interista e apre l'orizzonte a nuovi scenari: Leonardo, l'ipotesi ‘loco' Bielsa oppure gli italiani Guidolin, Pioli, Mandorlini i nomi contenuti nel gran calderone delle ultime ore. De Boer sa che il tempo a sua disposizione è agli sgoccioli ed è pronto ad affrontare ogni decisione che gli verrà sottoposta. Senza mollare.

Thohir non è qui e nemmeno Suning – ha ammesso il tecnico ai microfoni di Premium -, il momento è difficile per tutti e specialmente per me, ma l'unica cosa che posso fare è continuare a lavorare duramente. Sento ancora la fiducia, oggi ho visto due squadre diverse ma possiamo fare meglio.

Ce la metterà tutta per raddrizzare la barca, magari confidando anche in quel pizzico di fortuna che lo ha aiutato già in Europa League grazie alla prodezza di Candreva che ha steso il Southampton e lasciato i nerazzurri in corsa per la qualificazione. Ma quando dallo studio di Sky gli fanno la domanda fatidica sulla possibilità che venga esonerato la replica di De Boer è da equilibrista che cammina sospeso nel vuoto e senza rete. "Non so se mercoledì ci sarò, io posso solo lavorare duro".

Dalla vittoria contro la Juventus al tonfo di Bergamo. Quel successo conquistato a San Siro ha fatto più male che bene. Graditissimo alla tifoseria, necessario per la squadra ma divenuto zavorra e delusione alla luce del rendimento incostante della squadra. "Dopo quella partita abbiamo giocato altre buone gare – ha aggiunto De Boer -, come i 70 minuti contro il Cagliari e anche altre partite. La gente dimentica tutto molto rapidamente quando i risultati non sono buoni ma questo è normale. Ci serve una vittoria per la nostra fiducia".

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