Inter, a Sassuolo cori razzisti contro Napoli: San Siro a rischio squalifica (AUDIO)

E' stata una giornata da incorniciare quella nerazzurra in terra emiliana: sette gol in trasferta (record dell'Inter in Serie A), il ritorno in campo di Diego Milito dopo 7 mesi di stop (baganto da una splendida doppietta), la vetta della classifica accarezzata in solitaria (prima delle partite delle 15). Un tripudio assoluto che voleva festeggiare nel modo migliore quella che probabilmente sarà anche ricordata come l'ultima trasferta di Massimo Moratti alla guida della società.
Insomma, tutto bello, splendido. Ma a rovinare il tutto con conseguenze davvero preoccupanti sono stati gli stessi tifosi nerazzurri che durante il match si sono prodigati in cori razzisti nei confronti del Napoli, di Napoli e dei napoletani.

Il precedente con la Juventus – Bisognerà aspettare che il Giudice Sportivo legga il referto arbitrale. Ma se all'interno di quelle righe che descrivono il match ci sarà anche spazio pr alcune note relative ai cori sugli spalti, allora per l'Inter saranno guai seri. Perchè sarebbe la seconda volta in questa stagione che il popolo nerazzurro infrange le norme contro l'atteggiamento razzista e/o irriguardoso nei confronti delle tifoserie avversarie. Il primo episodio era accaduto durante Inter-Juventus e i "buuu" verso Asamoah e Pogba erano stati debitamente descritti dall'arbitro.
Secondo le nuove norme – più intransigenti come vuole la UEFA –  subito è scattata la tagliola: Curva Nord chiusa per la sfida di giovedì sera contro la Fiorentina. Per alcuni una esagerazione, per altri un modo di mandare le società dritte nelle forche caudine del tifo organizzato, per altri ancora semplicemente una scelta giusta e corretta per fermare gli idioti della domenica una volta per tutte.

Le norme: squalifica e il 3-0 a tavolino – Fatto sta che seguendo le nuove più inasprite norme, se l'episodio di Reggio Emilia verrà sanzionato, prevederà la chiusura di San Siro, per la sfida interna contro la Roma, oggi capolista. Non solo. Perchè la società sarà sotto l'occhio del ciclone in modo definitivo e con una spada di Damocle fino a fine stagione che rischierà di creare qualche problema serio. Perchè le regole varate a inizio anno dalla FIGC sono durissime per chi oltraggia l'articolo 11 che riguarda proprio il razzismo e la discriminazione territoriale. Fino alla squalifica dello stadio e – se ulteriormente recidivi – fino al 3-0 a tavolino.
Sarebbe la prima volta per il nostro calcio, ma sarebbe anche la volta buona che si intervenga in modo chirurgico per asportare definitivamente questa cancrena.