Iniesta fa la sua squadra con Maldini, Ronaldo, Schmeichel e Laudrup
Il rinnovo del contratto di Andres Iniesta è il tema caldo di queste ore a Barcellona. Torna la Champions e il Nou Camp accende i riflettori sulla sfida con la Juventus per il debutto stagionale nella fase a gironi della Coppa. ‘L'illusionista', come è stato ribattezzato dai tifosi e dagli appassionati, sarà nel cuore della mediana a tracciare traiettorie magiche alla sua maniera: un tocco e la palla scompare d'incanto.
Don Andres, colonna e icona blaugrana. alfiere di un'epoca tattica che ha fatto scuola in Europa e nel mondo, è il cruccio del presidente Bartomeu che vorrebbe mettesse nero su bianco subito prolungando la sua esperienza in Catalogna ancora un po'. A 33 anni, invece, Iniesta vuol prendersi una pausa di riflessione e valutare dove trascorrere scampoli di carriera: sulle sue tracce c'è anche la ‘vecchia signora', avversaria in Champions, che accoglierebbe alla Pirlo e gli consegnerebbe le chiavi del centrocampo a occhi chiusi. Resterà a Barcellona oppure andrà a via a costo zero? Le prossime settimane saranno decisive.
I quattro assi scelti da Iniesta. In attesa di fare magie in campo, in una intervista apparsa sul sito ufficiale del Barça, Andres Iniesta ha giocato una partita speciale scegliendo, tra i calciatori del passato e quelli attuali, chi vorrebbe (o avrebbe voluto) come compagno di spogliatoio. Ne ha elencati quattro, tra cui un italiano e due ‘vecchie' conoscenze del calcio italiano. Chi sono i giocatori? L'ex portiere del Manchester United, Peter Schmeichel. L'ex difensore del Milan e della Nazionale, Paolo Maldini. L'ex attaccante di Barcellona, dell'Inter e del Brasile, Ronaldo. Infine, l'ex juventino Michael Laudrup.
Quando ero più piccolo, rimanevo impressionato dalle sue parate e dalla sua potenza fisica – dice di Schmeichel Iniesta -. Maldini lo scelgo per tutto ciò che ha rappresentato per l’Italia e per il suo club in carriera. Laudrup resta uno dei miei più grandi idoli. Poi c'è Ronaldo, uno degli attaccanti migliori al mondo, faceva la differenza in tutte le squadre in cui giocava.
