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Immobile si prende il Borussia: “Lewandowski? E’ il passato”

L’ex capocannoniere della Serie A ha stregato Klopp: “Mi ha detto che ha visto oltre 70 partite in cui ho giocato”. Nessun timore per l’eredità pesante del bomber polacco: “Lui è il passato, io rappresento il presente. Vogliamo stupire”
A cura di Maurizio De Santis
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Ciro Immobile e Robert Lewandowski, il presente e il passato del Borussia si ritroveranno di fronte tra un paio di settimane quando Dortmund e bavaresi s'incroceranno per il trofeo della stagione, la Supercoppa. Torre Annunziata, Sorrento, Torino (sponda bianconera e quella granata) e adesso la Germania, agli ordini di Klopp che disciplina il talento dell'ex capocannoniere della Serie A anche attraverso gli esercizi durissimi nel footbonaut, la gabbia che allena destrezza e tecnica individuale. Lui non teme confronti, sa di avere sulle spalle un'eredità pesante: "Lewandowski ha segnato tanti gol – afferma in conferenza stampa Immobile -. Quanti ne riuscirò a fare io? Non lo so, forse anche di più… Ma una cosa è certa, Robert rappresenta il passato mentre io sono il presente".Umile e impavido, il tecnico dei gialloneri ne apprezza anche queste qualità dopo averlo studiato fino allo spasimo, scandagliandone movimenti, pregi e difetti, caratteristiche di gioco fino a dare il via libera al suo acquisto: "Mi ha detto che ha visto oltre 70 partite in cui ho giocato, nemmeno mio padre ne ha viste tante…". Poi torna serio: "So di essere in uno dei più forti club al mondo, si lavora moltissimo, facciamo anche 3 allenamenti al giorno. Ma è normale perché siamo in corsa per più obiettivi (Champions, campionato, coppe nazionali)".

Chievo, Slaksk Wroclaw, Athletic Bilbao e Liverpool le squadre che serviranno a testare i suoi margini di crescita: un ciclo di amichevoli che accompagnerà il Borussia alla prima, vera importante sfida della nuova annata: battere il Bayern di Guardiola in Supercoppa. "Per quanto riguarda la Bundesliga il Bayern è sicuramente favorito – ha aggiunto Immobile -. Per quanto riguarda noi, possiamo essere la sorpresa in Champions". Immobile in Germania dopo Toni, da quelle parti la scuola italiana dei bomber è molto stimata. "Mi piaceva venire al Borussia, lo seguivo da sette anni. La Juve? Ha fatto le sue scelte e io le mie".

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