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Il gioco non c’è, la difesa soffre. Romagnoli nota lieta, il resto è (quasi) buio

Il difensore del Milan è la nota lieta di una Nazionale poco brillante contro la Spagna. Immobile e Belotti danno la scossa per l’arrembaggio finale.
A cura di Vito Lamorte
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Così non va. La gara di Torino tra l'Italia e la Spagna ha visto un predominio territoriale della nazionale di Julen Lopetegui che ha messo parecchio in imbarazzo gli azzurri per quasi tutta la gara. Quella vista allo Juventus Stadium è stata una brutta nazionale che ha pareggiato grazie ad un episodio ed è riuscita a mettere in difficoltà la squadra spagnola nel finale solo con palle lunghe. C'è molto da lavorare anche perché alcuni problemi visti stasera erano emersi anche nella gara contro Israele.

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Non-gioco azzurro e difesa in difficoltà

Per quasi 75 minuti la nazionale azzurra non è mai riuscita a contrastare il possesso palla della Spagna che a metà gara poteva contare sul 70% in palleggio e 0 tiri verso la porta di De Gea. La difesa azzurra ha retto bene ma una squadra troppo schiacciata ha messo in seria difficoltà i tre a guardia di Buffon che hanno dovuto fare gli straordinari. In diverse situazioni i calciatori azzurri hanno provato a cambiare fascia per far ripartire l'azione con cambi di campo e non con l'appoggio facile al compagno di fianco, permettendo alla squadra di Lopetegui di accorciare con maggiore facilità.

La ripresa è iniziata sulla stessa falsa riga del primo ma con l'ingresso di due punte più vivaci e un atteggiamento diverso da parte degli uomini in campo si è intravisto qualcosa di positivo. La linea di centrocampo di Giampiero Ventura ha faticato tantissimo, sia con Montolivo che con Bonaventura, ad opporsi alle folate di David Silva, Iniesta e Koke che nella prima frazione sembravano inarrestabili e per questo motivo non si capisce l'assenza di Verratti al fianco di De Rossi.

Immobile-Belotti: la scossa

L'ingresso di Ciro Immobile, prima, e Andrea Belotti, poi, ha dato nuova linfa ad una squadra che non aveva mai messo in apprensione Sergio Ramos & co. I due giovanotti, che hanno sostituito Pellè e Parolo,  hanno cercato spesso l'uno contro uno con i difensori spagnoli, anche sulle palle lunghe, e lì qualcosa la squadra azzurra ha creato. Si può fare davvero a meno di questi ragazzi, non contando Domenico Berardi (infortunato), per la nuova Italia?

Romagnoli, bella ri-scoperta

Nessuna paura per Alessio Romagnoli al debutto da titolare con la maglia della nazionale maggiore: il difensore centrale del Milan gioca una partita quasi perfetta contro Diego Costa e Vitolo. Quello che lo scorso anno era stato definito un "pacco" rifilato al Milan dalla Roma sta mettendo in mostra tutte le qualità che gli erano state riconosciute prima del trasferimento in maglia rossonera. Sicuro in chiusura, ottimi anticipi e preciso con la palla al piede in impostazione. Il futuro della difesa azzurra sono lui e Rugani.

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