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Ventura: “Il pareggio mi sta bene ma se vogliamo, possiamo”

Il commissario tecnico ha analizzato il pareggio tra Italia e Spagna dimostrandosi ottimista per il futuro.
A cura di Marco Beltrami
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Buon punto per l’Italia contro la Spagna. La Nazionale di Giampiero Ventura dominata nel possesso palla da quella di Lopetegui si risveglia nel finale dopo aver incassato il gol di Vitolo e riesce a rimediare ad una serata storta. Una lezione importante per il futuro, con gli azzurri che dovranno ripartire dalla fase finale del match in cui hanno ritrovato grinta e orgoglio. Ai microfoni di Rai Sport ecco il punto di Giampiero Ventura sulla prestazione dei suoi: “Abbiamo pagato un po’ di tensione in alcuni giocatori, perché ogni volta che conquistavamo palla nel primo tempo dopo 2 secondi la cedevamo. Ci voleva un pizzico di personalità in più. Dopo ci siamo tolti qualche ansia e quando abbiamo iniziato a forzare andando uomo contro uomo abbiamo creato la possibilità di pareggiare e forse anche vincere la partita”.

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L’ex allenatore del Torino è comunque soddisfatto dell’Italia che a suo giudizio ha sofferto poco dalle parti di Buffon, e non ha capitalizzato le occasioni avute a disposizione: “Sapevamo che avrebbero avuto il possesso palla, ma è vero che il gol è venuto come è venuto e non ci sono state parate di Buffon. Noi invece abbiamo avuto due palle che potevamo mettere dentro. E’ un buon risultato considerando la Spagna attuale, e i nostri acciacchi. Una grande risposta da parte dei giocatori".

La svolta del match è arrivata anche grazie al dinamismo di Immobile e Belotti che hanno messo in grande difficoltà la difesa spagnola: “Immobile e Belotti difficili da tenere fuori? Ci sono 48 ore fino alla prossima partita e dobbiamo recuperare le energie perché in questo tempo è difficile ritrovare la forza. Abbiamo gestito loro per averli a disposizione poi domenica”.

In conclusione una battuta sulla gerarchia nel girone G: “Spagna favorita? A detta di tutti è data come favorita, ma la partita di stasera ci ha detto che se vogliamo, possiamo. Se analizziamo quello che siamo in grado di fare e possiamo fare molto di più possiamo diventare protagonisti. Un passo alla volta, perché questo risultato mi sta benissimo e fa fare riflessioni a tutti”.

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