3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Iezzo: “Conoscevo la storia di Quagliarella, ha vissuto anni da incubo”

L’ex portiere del Napoli, originario di Castellammare come l’attaccante, ha parole d’incoraggiamento: “Sono davvero felice per Quagliarella, ma nessuno gli restituirà la possibilità di diventare un simbolo del Napoli”.
A cura di Maurizio De Santis
3 CONDIVISIONI
Immagine

Le lacrime in diretta tv a Sky. Il racconto della vicenda a Le Iene. Fabio Quagliarella ha chiuso un capitolo orribile della propria vita, umana e professionale, con la condanna dell'agente della Polizia Postale divenuto il suo stalker. Ne aveva carpito l'amicizia ed era divenuto così familiare che nessuno – se n'è poi accorto il papà del calciatore – avrebbe mai pensato che dietro quelle minacce ("spezziamo le gambe a tuo figlio"), quelle accuse infamanti (dalla pedofilia alla vicinanza con ambienti camorristici) potesse celarsi proprio quel poliziotto che aveva offerto aiuto.

La denuncia, il processo e la condanna. Il circolo vizioso è stato spezzato due settimane fa, quando il giudice ha emesso la sentenza nei confronti del poliziotto (4 anni e mezzo di carcere) e rotto quell'incantesimo negativo che aveva minato la permanenza di Quagliarella a Napoli e in azzurro. Venne ceduto dopo una stagione (2009/2010) alla Juventus e la città lo mandò via come un traditore. Adesso che la verità è venuta a galla tutto cambia, perfino il giudizio dei tifosi… che gli hanno chiesto scusa.

Io e Fabio ci conosciamo bene, abbiamo giocato insieme e siamo nati e cresciuti a Castellammare di Stabia – ha ammesso Iezzo, ex portiere del Napoli, a Tmw Radio -. Conoscevo la sua vicenda e sapevo anche qualcosa ma, ovviamente, con le indagini in corso nessuno ne poteva parlare. L'ho visto una decina di giorni fa, ha vissuto 4-5 anni da incubo. Peccato, è un calciatore importante e poteva essere molto utile al Napoli in questi anni.

Un abbraccio forte, massima solidarietà e anche un'amara consapevolezza: "Sono davvero felice per Quagliarella, ma nessuno gli restituirà la possibilità di diventare un simbolo del Napoli. Lui teneva alla maglia azzurra – ha concluso Iezzo – magari in futuro potrebbe chiudere la carriera proprio lì".

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views