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Le lacrime di Quagliarella: “Via da Napoli per colpa di uno stalker”

Il bomber dopo il gol in Samp-Cagliari torna sulla vicenda che ha portato alla condanna di Raffaele Piccolo, lo stalker che lo ha tormentato negli ultimi anni: “Mi sono tolto un peso enorme e per questa ragione sono andato via da Napoli. Stavo benissimo lì, ero a casa, ma sono stato condizionato da una vicenda che si è trasformata in un incubo”
A cura di Marco Beltrami
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Quagliarella non trattiene le lacrime durante l'intervista ai microfoni di Sky dopo Samp-Cagliari
Quagliarella non trattiene le lacrime durante l'intervista ai microfoni di Sky dopo Samp-Cagliari

Non poteva iniziare meglio la “seconda” carriera di Fabio Quagliarella. Il bomber ha trovato il gol nella sfida tra la Samp e il Cagliari, in una giornata davvero particolare. La prima di quella che è facile definire come la sua nuova vita, dopo che si è finalmente conclusa la brutta vicenda extra-calcistica che negli ultimi anni ha influito e non poco anche sull’esperienza professionale del bomber. In settimana infatti è stato condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e risarcimento dei danni in separata sede, Raffaele Piccolo.

Quest’ultimo si è rivelato un vero e proprio stalker per Quagliarella, che ha dovuto fare i conti proprio con le terribili accuse da parte del poliziotto della Postale: dalla pedofilia, ai legami con la camorra con tanto di ricatti. Un vero e proprio incubo che ha condizionato e non poco le scelte del giocatore e della sua famiglia, minandone la serenità.

Ecco allora che il gol segnato al Cagliari ha avuto il valore di una vera e propria liberazione per il centravanti che ai microfoni di Sky non è riuscito a trattenere le lacrime, commuovendosi in diretta: "Si è chiusa una vicenda extracalcistica che si è trasformata in un incubo per me”. E finalmente dopo anni di silenzio Quagliarella, che per parlare ha dovuto aspettare la conclusione della vicenda giudiziaria, ha potuto svelare i motivi del suo addio al Napoli che scatenò la furiosa reazione della piazza partenopea.

Il trasferimento alla Juve infatti fu considerato un vero e proprio tradimento: "Mi sono tolto un peso enorme e per questa ragione sono andato via da Napoli. Stavo benissimo lì, ero a casa, ma sono stato condizionato da una vicenda che si è trasformata in un incubo, non lo auguro a nessuno, non potevo uscire di casa, io e tutta la mia famiglia. Ringrazio la giustizia per aver stabilito la verità".

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