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Icardi racconta il restroscena: “Ho detto no al Real Madrid”

A Canal Plus l’attaccante argentino definisce l’Inter un grande club, si dice certo che tornerà grande già dal prossimo anno ma la firma in calce al rinnovo non è ancora arrivata… Quanto al suo passato, racconta del tentativo dei blancos di portarlo in Spagna dopo il trasferimento alla Samp.
A cura di Maurizio De Santis
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Mauro Icardi, Wanda Nara (moglie e più fida consigliera) e il Real Madrid. Il triangolo no, l'Inter non l'aveva considerato… nemmeno quando, credendosi forte dell'accordo raggiunto per il rinnovo del contratto fino al 2019, sono trapelate le voci che l'attaccante argentino potesse decidere di cambiare aria nonostante l'intesa robusta trovata sul rinnovo e sull'ingaggio. Lui dichiara grande fedeltà ai nerazzurri, li definisce un top club ed è certo che a partire dalla prossima stagione la squadra riprenderà quel passo e quel rango che più s'addice alla sua storia. Ma la firma in calce al pezzo di carta ancora non c'è…

Milano fuori dalle Coppe (compresi i rossoneri) è un punto di non ritorno, un disastro. Per la punta sudamericana, però, è solo questione di tempo: "L'Inter  è una delle più grandi squadre al mondo – ha ammesso in un'intervista a Canal Plus -. Le difficoltà di adesso si spiegano perché sono andati via molti grandi campioni. E' come se vivessimo un periodo di assestamento e sono certo che dall'anno prossimo molte cambieranno".

Venti gol quelli segnati finora, resta un'ultima giornata di campionato per tentare di scavalcare il ‘vecchietto' Toni (21 reti) e prendersi lo scettro dei bomber della Serie A. Tevez permettendo… pure l'Apache bianconero è a quota 20 in classifica. "Provo ad aiutare la squadra segnando molti gol e credo chel'Inter non si trova dove meriterebbe di stare". E poi il Real Madrid che torna sulla sua strada… è lo stesso attaccante a raccontare un retroscena accaduto qualche anno fa, prima che esplodesse con la Samp e poi con l'Inter: "Quando decisi di andare via dal Barcellona le cose cambiarono molto in fretta. La Sampdoria mi vide giocare contro l'Espanyol e mi dissero che in Italia avrei avuto molte più possibilità di giocare. Mi chiamò anche il Real, voleva che facessi esperienza con il Castilla, ma non volevo passare dalla Serie A alla Liga Adelante".

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