Gullit: “I mali dell’Inter colpa di Mancini, fiducia a De Boer”
L'Inter è un cantiere aperto. La risoluzione del contratto con Roberto Mancini a pochi giorni dall'inizio del campionato ha portato diverse difficoltà in casa nerazzurra. Nonostante questa confusione la dirigenza non si è fermata e gli arrivi di Joao Mario e Gabigol hanno dato lustro ad una campagna acquisti degna dell'era Moratti. In campo, però, le difficoltà sono evidenti: la sconfitta sul campo del Chievo e il pareggio in casa con il Palermo hanno fatto storcere il muso ai tifosi che hanno visto una squadra sulle gambe e non pronta all'inizio della stagione. L'imputato numero uno è Frank De Boer ma il tecnico olandese a Milano da poco meno di un mese sta cercando di capire dove lavorare per poter migliorare l'efficacia della sua squadra. Sono state diverse le polemiche che hanno accompagnato l'uscita di scena di Roberto Mancini e l'arrivo dell'ex allenatore dell'Ajax per la tempistica e le modalità con cui si sono sviluppate ma la critica più in voga è quella che riguarda la condizione fisica dei calciatori. A questo coro si è aggiunto anche Ruud Gullit che ha attaccato senza mezzi termini Roberto Mancini in un'intervista a Ziggo Sports:
"Nell’Inter c’è una buona dose di talento ma Mancini non ha fatto molto durante la preparazione estiva. Ha pensato che sarebbe comunque andato via e ha allenato molto poco la squadra, così ora De Boer si ritrova una squadra non pronta fisicamente. E ora li sta allenando e sta cercando di formare la squadra".
L'ex attaccante di Ajax, Milan e Sampdoria non ci è andato giù leggero nei confronti del tecnico di Jesi e ha affermato che la rosa dell'Inter ha delle buone individualità in avanti ma sono state sfruttate sempre poco a causa del gioco troppo difensivo:
"Ci sono tante individualità nell’Inter e spero che De Boer riesca a metterle insieme perché la Serie A è un campionato molto diverso dall’Eredivisie. Gli attaccanti hanno spesso una sola chance da sfruttare. Parcheggiare il pullman e andare di contropiede? Frank dovrà adattarsi rapidamente a questo tipo di calcio ma è uno che impara in fretta".