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Guida ai sorteggi Champions 2017-2018: in diretta tv e streaming i gironi

Il sorteggio dei gironi di Champions 2017-2018 in diretta tv e streaming, live da Montecarlo. Real, Barcellona e Bayern alla 22ma partecipazione dal 1992. La Juve è la squadra italiana con più presenze nella fase a gruppi. Sarri insegue il primato di panchine di Benitez e Mazzarri. Debuttano Lipsia e Qarabag: diventano 136 le squadre qualificate nella storia della manifestazione.
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Il Lipsia debutta nella fase a gironi, il Bayern Monaco, il Real Madrid e il Barcellona dominano lo scenario della Champions con 22 presenze su 26 edizioni dal cambio di denominazione. La Juventus, in prima fascia, rinforza il primato nazionale forte della conferma di Higuain, il secondo giocatore per tiri in porta nella scorsa edizione. Napoli e Roma in terza. Tutti numeri e le curiosità in vista del sorteggio che verrà trasmesso in diretta tv e in streaming da Mediaset Premium a partire dalle ore 18 dando così il via alla nuova edizione del Trofeo che vale 1.3 miliardi di euro tra premi, sponsor e diritti tv.

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Prima fascia: le otto vincitrici

Real Madrid (ESP, detentori) coefficiente 176,999
Bayern München (GER) 154,899
Juventus (ITA) 140,666
Benfica (POR) 111,866
Chelsea (ENG) 106,192
Shakhtar Donetsk (UKR) 87,526
Monaco (FRA) 62,333
Spartak Moskva (RUS) 18,606

Barça onnipresente

La prima fascia è riservata alle vincitrici dei titoli nazionali nelle prime otto federazioni del ranking UEFA. Spiccano i detentori del titolo del Real Madrid, alla ventiduesima partecipazione come il Bayern Monaco e il Barcellona sulle 26 da quando la Coppa dei Campioni è diventata Champions League (nessuna ha fatto meglio dal 1992 ad oggi).

Madrid, città con più Trofei conquistati

Con i suoi 12 titoli nella storia della manifestazione su 15 finali disputate (due record), il Real ha reso Madrid la città con più vittorie in Coppa dei Campioni. Con la nuova denominazione, però, è l'Italia ad aver giocato più finali consecutive, sei fra il 1992-93 e il 1997-98, con due vittorie e quattro sconfitte (un successo e due finali perse per Milan e Juventus).

Juve più presente tra le italiane

La Juventus, che vanta il primato per il maggior numero di partite consecutive in Champions League, 43 preliminari esclusi dal 13 settembre 1995 al 21 aprile 1999, diventerà con 18 partecipazioni la squadra italiana più presente in Champions League. Si rinnova il duello con il Real, dopo la notte di Cardiff, fra le due squadre che hanno tenuto palla per più tempo nell'ultima edizione.

Chelsea, primato londinese in Champions

Raggiunge le 15 il Chelsea di Conte, una delle sole tre squadre inglesi ad aver alzato il trofeo dal 1992, eccezione significativa alla regola che vede la Premier League arrancare negli ultimi anni in Europa dopo i sei titoli consecutivi per le inglesi tra il 1976-77 e il 1981-82. Il Chelsea è la prima squadra di Londra a trionfare nella principale competizione per club, che come ricorda Szymanski in Soccernomics, ha visto trionfare formazioni di Nottingham, Glasgow, Dortmund, Birmingham, o Rotterdam ma non di sei delle più grandi aree metropolitane d'Europa, Istanbul, Parigi, Mosca, San Pietroburgo, Berlino e Atene.

Monaco e Spartak le più abbordabili

Il Monaco senza il prodigio Mvappè, e lo Spartak Mosca, la squadra russa più presente che cerca il secondo quarto di finale dopo quello raggiunto nel 1995-96, rappresentano due delle avversarie più morbide per Roma e Napoli in questa fascia. Il Benfica forse spera di evitare gli azzurri dopo la doppia sconfitta dell'anno scorso. I portoghesi hanno un bilancio di 9 vittorie, 5 pareggi e 17 sconfitte nelle 31 gare contro formazioni italiane, comprese tre finali, contro l'Inter a Milano nel 1965 e contro il Milan, 2-1 a Londra nel 1963 e 1-0 a Vienna nel 1990.

Nell'anno della finale a Kiev, sarà lo Shaktar Donetsk a rappresentare l'Ucraina, anche se la Dinamo mantiene il primato nazionale di presenze in Champions e il ricordo per il miglior risultato di una formazione ucraina nella manifestazione, la semifinale del 1998-99.

Seconda fascia: le big pronte al riscatto

Barcellona (ESP) 151,999
Atlético Madrid (ESP) 142.999
Paris Saint-Germain (FRA) 126.333
Borussia Dortmund (GER) 124.899
Sevilla (ESP) 112.999
Manchester City (ENG) 100.192
Porto (POR) 98.866
Manchester United (ENG) 95.192

Le insidie United, Barcellona e Porto

La seconda fascia è per molti aspetti anche più insidiosa della prima per Napoli e Roma, e non consente a nessuna delle formazioni della prima di avere un girone semplice. Ci sono Barcellona, Manchester United, la più titolata delle inglesi in Champions League, e Porto, tre delle squadre che hanno giocato e vinto più partite da quando la Coppa dei Campioni ha assunto la denominazione attuale.

Red Devils e blaugrana, filotti da record

È un trio da record. Sono tre delle dieci squadre ad aver vinto la coppa dalle grandi orecchie in entrambe le epoche, e non solo. Il Manchester United, che ha centrato i quarti l'ultima volta nel 2011, vanta ancora la migliore serie di partite senza sconfitte, 25 incontri dal 2007 alla finale del 2009. Il Bayern, invece, ha stabilito la più lunga serie di vittorie consecutive, 10 dall'andata dei quarti del 2013 alla quinta giornata della fase a gironi dell'edizione successiva.

Il duello tra CR7 e Messi, chi sarà il miglior marcatore

Contando anche i preliminari, però, il Barcellona ne ha completate 11 nel 2002-03. I blaugrana, vivranno ancora sul duello Cristiano Ronaldo-Messi per il ruolo di miglior marcatore di sempre in Champions: CR7 guida con 106 reti, Messi segue a 94 ma con una media più elevata (0,82 reti a partita), seconda solo alla Saeta Rubia, Alfredo Di Stefano (0,84), il campione conteso fra le due grandi di Spagna.

Le nuove sfide di Neymar, Guardiola e Bosz

Il Paris Saint-Germain, una delle sole sei squadre che hanno chiuso la fase a gironi senza sconfitte, nessuna delle quali vincerà poi il titolo, raggiunge le dieci partecipazioni in Champions League, seconda squadra di Francia per presenze dopo l'Olympique Lione (14). Sarà la prima volta, poi, con la nuova maglia per Neymar, miglior assistman e giocatore che ha procurato più calci di punizione nell'ultima edizione.

Pep, questa volta non puoi fallire

Il City, invece, sogna l'ultima svolta in un'Europa che ancora deve accettare del tutto le mega-priorità di sceicchi e miliardari qatarioti. Oltre la fase a gironi in tutte le ultime quattro edizioni, Guardiola è chiamato alla prima finale per il club.

La scommessa di Dortmund

Ma la vera scommessa di questa stagione è il Borussia Dortmund, sette volte almeno ai quarti in 12 precedenti partecipazioni, che con Bosz accantona il 3-4-1-2 di Tuchel per un 4-3-3 ancora privo di Reus, che rientrerà a gennaio, e Gotze. Sarà interessante nel corso della stagione se il centrocampo del Borussia somiglierà al quartetto del suo Ajax formato da due trequartisti come Klaassen e Ziyech e un regista, Schone.

Terza fascia: Napoli e Roma sperano

Napoli (ITA) 88.666
Tottenham Hotspur (ENG) 77.192
Basel (SUI) 74.415
Olympiacos (GRE) 64.580
Anderlecht (BEL) 58.840
Roma (ITA) 53.666
Beşiktaş (TUR) 45.840
Liverpool (ENG) 44.449

Sarri può far meglio di Benitez e Mazzarri

Napoli e Roma saranno in terza fascia. In sette partecipazioni, preliminari compresi, gli azzurri hanno disputato 32 partite, con 15 vittorie, 8 pareggi, 49 gol fatti e 41 subiti. Superando gli ottavi Sarri, terzo tecnico nella storia del Napoli per percentuale di vittorie, diventerebbe l'allenatore partenopeo con più panchine nelle competizioni Uefa di sempre, superando le 26 di Benitez e Mazzarri. Il tecnico ha costruito un calcio spettacolare e reso il Napoli la nona squadra per media tiri in porta a partita nella scorsa Champions (5.25).

Roma in doppia cifra di presenze in Champions

La Roma ha un bilancio di 31 vittorie, 25 pareggi e 34 sconfitte, compresi i due 1-7 che rappresentano i passivi più ampi per una formazione italiana nella principale competizione per club. I giallorossi diventano così la quarta squadra italiana dopo Juventus, Milan e Inter con almeno dieci partecipazioni in Champions League.

Celtic e Tottenham, tifo caldissimo

La terza è la fascia delle nobili decadute come il Celtic, che raggiunge le dieci presenze come i Rangers con l'obiettivo di passare i gironi per la quarta volta, grazie al successo nel preliminare sull'Astana deciso dal 5-0 dell'andata, la vittoria più larga di sempre in un playoff. I tifosi del Celtic, con la partecipazione controversa quanto massiccia, hanno confermato quanto sottolineato in Soccernomics a proposito degli scozzesi, una delle nazioni con la maggiore passione per il calcio in Europa.

Allarme Reds

La vittoria sull'Hoffenheim promuove il Liverpool, decimo con 100 vittorie nella classifica all time della Coppa dei Campioni/Champions League. Per i Reds, si tratta della seconda partecipazione alla fase a gironi dal 2009-2010.

Spiccano in questa fascia l'Olympiakos, alla diciottesima presenza, e l'Anderlecht, alla dodicesima. Restano anche le costanti Basilea, ottava presenza sulle dodici complessive per squadre svizzere, e Besiktas, alla settima col sogno del primo superamento della fase a gironi. Torna per la terza volta il Tottenham, una delle sette squadre inglesi a raggiungere almeno i quarti.

Quarta fascia: il ballo dei debuttanti

Feyenoord (NED) 23.212
Maribor (SVN) 21.125
RB Leipzig (GER) 15.899
Qarabag (AZE) 18.025
Sporting Lisbona (POR) 30.899
CSKA Mosca (RUS) 36.556
Apoel (CYP) 24.735
Slavia Praga (CZE) 6.615

La prima volta del Lipsia

Il Lipsia diventa la 135ma squadra a partecipare alla fase a gironi della Champions League. Torna per la quarta volta, la seconda consecutiva, lo Sporting Lisbona che ha chiuso quarto l'anno scorso dietro Borussia Dortmund, Real Madrid e Legia Varsavia. / A sorpresa, il preliminare con lo Sporting Lisbona premia la Steaua di Bucarest dell'ex centrocampista offensivo Nicolae Dică, che l'anno scorso ha guidato il SCM Pitești alla promozione dalla seconda divisione.

Dalla Russia con furore (agonistico)

Il CSKA conferma il 100% di qualificazione alla fase a gironi, avendo superato il terzo turno preliminare anche nel 2004/05, 2006/07 e 2015/16. La squadra dell'esercito, entrata direttamente alla fase a gironi l'anno scorso, festeggia così l'undicesima partecipazione grazie alla vittoria sullo Young Boys, che ha mancato per la quinta volta su cinque il passaggio alla fase a gironi.

Solbakken e Šilhavý, che beffa

Il Copenhagen ha brillato con Solbakken, tornato sulla panchina dei danesi e artefice del dodicesimo titolo nazionale nella storia del club. Ma i danesi sono scivolati sulla buccia di banana Qarabag a un passo dal traguardo qualificazione. Gli azeri, quattro volte campioni dell'Azerbaijan, rappresentano la città di Agdam, rimasta disabitata dal 1993, l'anno del primo titolo, dopo l'offensiva nell'ambito della guerra contro l'Armenia nella regione del Nagorno-Karabakh.

Niente da fare anche per lo Slavia Praga di coach Jaroslav Šilhavý, che vanta il record di presenze da calciatore nel campionato ceco (465). Dopo aver vinto il titolo allo Slovan Liberec nel 2011 e l'anno scorso allo Slavia, Šilhavý ha regalato ai 17 volte campioni nazionali di sognare per la seconda volta la fase a gironi, dopo la prima esperienza nel 2007-2008. Passa

Miracolo a Cipro, è l'Apoel Nicosia

L'Apoel firma la sorpresa dei preliminari e supera lo Slavia entrando così nella fase a gironi per la quarta volta. La rivalità con l'Omonia, che condivide lo stesso stadio, è lo specchio di Nicosia, l'ultima capitale divisa d'Europa. L’Apoel Nicosia, nato nel 1926 e vincitore di 25 campionati (primatista per vittorie nella nazione), ha una tifoseria orgogliosamente di destra, che non nasconde il sostegno aperto all’idea di enosis (l’unificazione di Cipro alla Grecia). È anche la squadra con i risultati migliori in Europa. Spiccano il pareggio ottenuto nel 2009 contro il Chelsea a Stamford Bridge, con seimila tifosi ciprioti al seguito e i quarti di Champions League nel 2011/12, eliminato soltanto dal Real Madrid dopo aver sconfitto il Lione negli ottavi ai calci di rigore.

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