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Doppietta Messi, il Barcellona vola. All’Arsenal non bastano cuore e grinta

All’Emirates di Londra, dopo un primo tempo giocato sotto tono, i campioni d’Europa trovano la doppietta dell’argentino che spalanca ai blaugrana la strada verso i quarti di finale di Champions League.
A cura di Alberto Pucci
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"Nessuna squadra è perfetta, ma il Barcellona non è molto lontano dalla perfezione". Aveva presentato in questo modo la gara con i campioni d'Europa il tecnico dei "Gunners" Arsene Wenger. I novanta minuti di Londra hanno confermato le parole del manager francese, anche se i blaugrana sono rimasti in ostaggio di un Arsenal tutto cuore e grinta per un tempo intero. La fortuna, questa volta, non ha aiutato gli audaci inglesi ma ha, anzi, favorito un Barcellona prima irriconoscibile poi spietato nell'uno-due decisivo. Davanti agli occhi di Erick Thohir, presente in tribuna insieme ad Ausilio per respirare da vicino il clima della Champions League, Luis Enrique ha allungato a 33 partite utili la sua striscia positiva (l’ultima sconfitta a ottobre contro il Siviglia), e consolidato il vantaggio spagnolo nei precedenti contro l'Arsenal: 5 vittorie, 2 pareggi e solo una vittoria degli inglesi nel lontano 2011.

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Partito senza soggezione, davanti ad un avversario più quotato, l'Arsenal di Arsene Wenger ha messo in difficoltà la squadra di Luis Enrique specialmente nei primi venticinque minuti di gioco, quando ritmo e grinta hanno avuto la meglio sulle capacità tecniche dei blaugrana. La prima occasione è arrivata al settimo con Ramsey (tiro ribattuto da buona posizione), liberato alla conclusione dopo una splendida manovra corale. Un campanello d'allarme per i catalani, rimasti in sofferenza sulle ripartenze dei "Gunners" per buona parte del primo tempo. A cavallo tra il 22esimo e il venticinquesimo, i campioni d'Europa hanno rischiato tantissimo. Tre minuti d'inferno con la difesa spagnola in difficoltà su un tiro di Alex Oxlade-Chamberlain e la successiva chance per Héctor Bellerín che dal dischetto del rigore si è fatto bloccare il tiro da ter Stegen. E il Barcellona? Il "Tridentazo" di Luis Enrique si è reso poche volte pericoloso e ha deluso le attese fino al 44esimo quando Suarez ha avuto per due volte la palla del vantaggio, senza però trovare la porta di Cech.

Lo strapotere del Barcellona (a destra) indicato dalla mappa di calore
Lo strapotere del Barcellona (a destra) indicato dalla mappa di calore

Il secondo tempo è cominciato con un altro Barcellona in campo. Probabilmente scosso negli spogliatoi da Luis Enrique, lo squadrone catalano ha subito "bussato" dalle parti di Cech con due iniziative pericolose di Iniesta. L'inizio veemente di Messi e compagni ha cambiato il "trend" del match e riequilibrato la contesa. Dopo un decisivo intervento di Mertesacker ad interrompere un "dai e vai" tra Messi e Neymar, è stato ter Stegen a negare il gol a Giroud: bravo a staccare di testa in area spagnola. La seconda parte di gara è stata più divertente, grazie alle occasioni che sono arrivate in entrambe le aree di rigore. A quella di Giroud e a quella successiva dell'ex Sanchez (destro potente, rimpallato da Mascherano), ha risposto Suarez con un tiro cross pericoloso che non ha trovato nessun tocco "amico" davanti a Cech.

Al 71esimo, però, il muro dell'Arsenal è crollato davanti a Leo Messi. L'argentino ha trovato la rete del vantaggio blaugrana, sfruttando un contropiede (!) di Neymar che ha servito alla Pulce il sinistro "facile-facile" per l'1-0. Cinica, spietata e fortunata, la miglior squadra iberica ha retto alla reazione dei "Gunners" e sfiorato il raddoppio a 13 dal termine con un clamoroso palo colto da Suarez. Il gol del 2-0 è arrivato però puntuale a pochi secondi dal fischio finale. Dopo il contatto tra l'ex rossonero Flamini e Leo Messi, il direttore di gara ha assegnato l'inevitabile rigore e regalato a Messi la gioia della doppietta personale. Nel finale l'Arsenal ha rischiato di subire anche la terza rete (straordinario Cech su Neymar), ma sarebbe stata una punizione troppo severa per i londinesi.

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