Del Piero ringrazia Buffon e la Juve per la vittoria della Supercoppa 2012
Il nuovo che avanza a vele spiegate verso il futuro, ricevendo l'eredità del "vecchio" e consacrando quel passato glorioso che ormai è storia. La saga recente della Juventus è legata a doppio filo al nome di Alessandro Del Piero, l'ex capitano bianconero che ha ceduto del redini guida a Gigi Buffon, il portierone che ha l'onore e l'onere di ricoprire il ruolo del buon vecchio Pinturicchio e che dopo la vittoria della Supercoppa ha reso omaggio anche al suo predecessore, uno dei protagonisti della conquista dello Scudetto della passata stagione. Dal canto suo, dismessi i panni del leader, l'ex juventino, in una nota pubblicata sul suo sito internet, ha esternato tutta la sua gioia per il successo di Pechino ed ha ringraziato Buffon per le belle parole riservategli. Tra le righe del post emerge la voce dell'Alex tifoso.
Sabato ho viaggiato nel tempo. Prima sono tornato un tifoso della Juventus, "soltanto" un tifoso, come ero vent'anni fa.
E da tifoso ho assistito ad una grande partita, ho esultato davanti alla tivù per l'emozionante esito dei supplementari dopo la rimonta nei tempi regolamentari.
Il risultato assume maggior importanza alla luce del valore dell'avversario, il Napoli, che ha meritato di arrivare fino a Pechino, e sarà certamente protagonista nel campionato che sta per iniziare.
Poi il viaggio nel tempo è proseguito. E a riportarmi avanti di 20 anni, con tutto l'orgoglio di quello che in questo ventennio in bianconero sono (e siamo) riusciti a fare, sono state le parole che ha scritto sulla sua pagina Facebook Gigi Buffon.
Non avevo bisogno di conferme: il rapporto che ho costruito con i miei compagni di squadra è una delle cose di cui vado più orgoglioso, e ne sono sempre stato consapevole. Ma la dedica di un amico come Gigi, di uno sincero come lui, mi ha veramente sorpreso ed emozionato, al termine della prima finale senza di me dopo tanti anni.Grazie Gigi, sono felice che sia stato tu ad alzare la Coppa, frutto di quello scudetto che abbiamo tanto sognato e sudato, di quell'abbraccio nello spogliatoio a Trieste senza riuscire a dirsi una parola. Sono sicuro che non sarà l'ultima Coppa che alzerai.
Alessandro