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Debutto pessimo per De Boer: il Chievo punisce un’Inter senza grinta

Una sconfitta che fa malissimo, al debutto del tecnico olandese in Serie A. L’Inter esce dal Bentegodi battuto da un Chievo che svolge il proprio compito alla perfezione: regge botta per un’ora e quando i nerazzurri calano fisicamente punisce con la doppietta di Birsa. E adesso urgono rinforzi dal mercato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Frank de Boer mastica amaro e conosce al debutto la fatal Verona che per una sera si tinge di nerazzurro. Il tecnico olandese mette in campo i nuovi arrivati Banega e Candreva che però hanno nelle gambe non più di 50 minuti di gioco e non è un caso che il Chievo tenga botta per un'ora per poi passare su ciò che resta dell'Inter proprio quando i due neo acquisti vengono sostituiti. Una sconfitta che deve far subito meditare il tecnico olandese nel frenare l'impeto di voler cambiare ciò che Mancini aveva costruito con fatica e costanza. Alla squadra manca molto: in difesa il buon Ranocchia ha fatto a tratti rimpiangere Murillo, a centrocampo Banega è stato evanescente, così come il solito Kondogbia. Una mediana che non ha fatto filtro e che non ha dato aiuto concreto a Icardi, separato in casa nerazzurra e disperso tra le maglie difensive del Chievo. Per una partenza amara che potrebbe essere in parte digerita da un'ultima settimana di mercato in cui la società avrà il dovere di intervenire.

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Una buona Inter, comunque, sembrava essersi presentata al Bentegodi contro il Chievo, in una vigilia in cui le sensazioni erano più che positive. Per il proprio debutto in Serie A Frank De Boer scende in campo con un 4-2-3-1 che vede Icardi unico terminale offensivo supportato dal trio inedito Eder-Banega-Candreva. In difesa, al fianco di Miranda c'è Ranocchia. Tanti i giocatori che devono dimostrare qualcosa non solo al neo tecnico olandese e i primi 45 minuti scivolano via quasi senza emozioni. E' un'Inter che lavora tanto, ha un ottimo possesso di palla (con punte fino all'82%) e non soffre in difesa (se non nell'incursione estemporanea di Meggiorini). Ma fatica a dare palle utili a Icardi, spesso troppo solo tra le maglie difensive dei clivensi. Candreva sulla destra mostra i soliti ottimi fondamentali ma stenta ad andare al tiro, così come Eder che balbetta a sinistra. Appena sufficiente anche Banega, insieme a Kondogbia, due tra i giocatori più attesi tra i nerazzurri.

le statistiche del primo tempo di Inter-Chievo
le statistiche del primo tempo di Inter-Chievo

La squadra sembra esserci, almeno per 50 minuti. Perché quando inizia il primo calo fisico, c'è il Chievo a uscire di personalità e prepotenza. Al di là delle due reti di Birsa, e di una sconfitta sonora e meritata ciò che dovrà far riflettere a lungo mister De Boer è la mancanza di incisività del collettivo, mai in grado di affondare in modo decisivo il colpo contro un avversario  effettivamente modesto. Il buon possesso di palla e il fraseggio a centrocampo non possono nascondere l'attuale inconsistenza in alcuni uomini chiave, come Banega e Kondogbia, laddove lo stesso tecnico olandese aveva dichiarato di voler "comandare".

Un centrocampo impalpabile così come un attacco che non ha mai girato nel senso dovuto, con il povero Icardi privo di palloni e lasciato a svernare in mezzo alla difesa clivense. Anche con i cambi poco o nulla è cambiato: quando de Boer ha inserito Perisic e Brosovic che al di là di Candreva e Banega dovrebbero conoscere lo spartito a memoria, è il Chievo ad aver sfiorato addirittura il terzo gol. Servono rinforzi, è chiaro. Lo sapeva Mancini, se ne dovrebbe essere reso conto anche de Boer. Chissà la società.

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