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Dal calcio alla boxe: ex Fulham in lotta per la corona dei super-medi inglese

Il 38enne ex attaccante inglese, dopo aver chiuso con il football si è dedicato alla sua seconda passione: il pugilato. Nel prossimo novembre lotterà per il titolo dei super-medi inglesi.
A cura di Alberto Pucci
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Leon McKenzie è un tipo tosto. Un duro, uno dei tanti giocatori inglesi che in campo non hanno mai paura dell'avversario. Una dote che il 38enne nato a sud di Londra ha voluto portare dal campo al ring: a disposizione di quella che è sempre stata la sua passione adolescenziale (è figlio d'arte del campione britannico Clinton McKenzie) e che ora è diventata qualcosa di più di un semplice "passatempo". Dopo aver fatto un'onesta carriera con le maglie di diverse squadre, tra cui Crystal Palace, Fulham, Norwich e Coventry, tre anni fa l'ex attaccante ha così deciso di appendere le scarpe al chiodo e di infilare i guantoni. Una forte attrazione che ha spinto l'ex calciatore della Premier League a scalare le gerarchie inglesi del pugilato e a conquistare la possibilità di lottare per la corona dei super-medi inglese. Da quando è diventato pugile professionista, McKenzie è salito sul ring in diverse occasioni dando dimostrazione della sua grinta e delle sue capacità pugilistiche.

Il precedente di Curtis Woodhouse

Ne sa qualcosa anche Kelvin Young: pugile inglese che, nel gennaio scorso, è stato steso da McKenzie in soli 43 secondi alla Copper Box Arena di Stratford. Una vittoria alla "Mike Tyson" che gli ha dato la possibilità, il prossimo 12 novembre, di prendersi il titolo contro Jahmaine Smyle. La storia di questo ex attaccante passato al mondo della boxe, non è però nuova per il mondo dello sport anglosassone. Nel 2006, infatti, l'ex centrocampista della nazionale inglese Under 21 Curtis Woodhouse (che aveva giocato anche con Birmingham City e Sheffield United) decise di ritirarsi per dedicarsi completamente alla boxe. Dopo diversi incontri amatoriali e un solo match da professionista, Woodhouse fu però costretto a fare marcia indietro, e a tornare al calcio, dopo che la federazione britannica di pugilato gli tolse la licenza a causa di una condanna per aver aggredito un agente di polizia in stato di ubriachezza.

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