Copa America Centenario, i migliori 11 della prima fase
La prima fase di una competizione come la Copa America è come un mini campionato. La forma fisica e la predisposizione fisica di giocatori che hanno giocato decine di partite durante l'anno si nota e la motivazione fa la differenza. Abbiamo scelto i migliori undici della prima parte della torneo che quest'anno celebra il Centenario e ci ha già riservato diverse sorprese.
La Top 11 della prima fase di Copa America Dani Hernandez (Venezuela); Murillo (Colombia), A. Rodriguez (Perù), Rojo (Argentina), Rincon (Venezuela); Banega (Argentina), Vidal (Cile), Herrera (Messico); J. Rodriguez (Colombia), E. Valencia (Ecuador), Jesus Manuel Corona (Messico).
Dani Hernandez. Il portiere del Venezuela ha messo in mostra le sue doti plastiche e istintive in tutte le gare del girone. L'estremo difensore del Tenerife non ha mai dato segni di cedimento a livello mentale e ha guidato la sua retroguardia in maniera perfetta. Adesso dovrà vedersela con Messi & co.
Jeison Murillo. La chiusura di campionato non eccelsa con l'Inter aveva preoccupato non poco Josè Pekerman ma questo ragazzone di Calì si è confermato una sicurezza. Anticipo, impostazione e senso della posizione. Prospetto interessante, ma questo non si sa da oggi.
Alberto Rodriguez. Il centrale della squadra di Gareca è stato uno dei migliori della sua rappresentativa in questa prima fase della Copa America del Centenario. La difesa peruviana si è mostrata forte e compatta in diverse situazioni delle gare che ha giocato e questa è una delle qualità indiscutibili della Blanquiroja.
Marcos Rojo. Il migliore del reparto difensivo di Gerardo Martino. Fase offensiva e difensiva fatte allo stesso modo. Grinta, corsa e cattiveria. Questo ragazzo non può che migliorare. Un vero prodigio della natura.
Tomas Rincón. Il capitano della Vinotinto è il faro dei suoi compagni. Nonostante sia un classe '88 il mediano del Genoa mostra una vera tempra da leader. Sa quando deve raffreddare il gioco e quando deve andare in verticale. Mette la sua sapienza a disposizione degli altri. Cunctator.
Ever Banega. Il futuro centrocampista dell'Inter si è esibito soprattutto nella gara col Cile: le combinazioni con Di Maria e Gaitan hanno messo in mostra un giocatore con piedi deliziosi e cervello fino. Ragioniere.
Arturo Vidal. La certezza della Roja. Mentre gli altri possono prendersi delle pause lui non ci pensa nemmeno: rendimento da guerriero, come sempre, in mezzo al campo e da killer quando vede la porta. Decisivo.
Hector Herrera. Il centrocampista del Porto è un uomo mercato e si intuisce il perché: Osorio lo fa giocare sia tra i tre della mediana che da centrale tra i trequartisti nel 4-2-3-1. Quando si inserisce in area è un falco, taglia il campo alla velocità della luce e crea sempre pericoli.
James Rodriguez. Classe pura. Purissima. Probabilmente stiamo parlando dell'ultimo vero "10" del calcio sudamericano. Il trequartista del Real Madrid non è mai banale: aperture, giocate funzionali al gioco della sua squadra e goal decisivi. L'uomo in più.
Enner Valencia. Dopo l'annata meravigliosa al West Ham, Enner sta continuando a far bene con la maglia della sua nazionale. La sua elevazione è da guinness dei primati così come il suo fiuto del goal: la rete con il Perù in sforbiciata è un gesto tecnico non da tutti. Spazia su tutto l'arco d'attacco e crea spazi per gli inserimenti.
Jesus Manuel Corona. Il numero 10 della Tri è un vero funambolo: tocca la palla con il piede destro e con quello sinistro in egual modo, sa far goal e sa mandare in porta i compagni. Un classe '93 che può davvero cambiare una squadra con gli uomini giusti intorno. Juan Carlos Osorio lo sa e i risultati sono evidenti.
