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Calciomercato, ultime news: la Cina corteggia Icardi, l’Inter dice no

Il capitano e goleador nerazzurro è finito nell’elenco dei calciatori corteggiati a peso d’oro da parte dei club cinesi. Ma la proprietà Suning ha alzato la voce: Icardi è incedibile, per qualsiasi cifra. Se ne riparlerà in estate, quando scatterà la clausola rescissoria da 110 milioni, ma solo per 15 giorni.
A cura di Alessio Pediglieri
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La lunga mano della Cina piomba anche sull'Inter. Ma questa volta per i ricchi investitori del calcio asiatico hanno trovato un muro. Cinese. Perché se è vero che alcuni emissari del Tianjin Quanjian si sono fatti sentire con alcuni dirigenti nerazzurri, è anche vero che li stessi – sotto la proprietà Suning – hanno rispedito tutti al mittente. L'oggetto del desiderio era Mauro Icardi, l'ultima tentazione di un calcio asiatico che ha fretta di crescere e che per farlo sta cercando la via più veloce: acquistare a man bassa giocatori dall'Europa e infilarli nel nuovo mondo ricoprendoli di soldi. Ma con l'Inter le sirene suonano a vuoto: da quando il club meneghino è passato nelle mani della famiglia Zhang, una potenza in madre patria, è inutile provare ad allettare calciatori proponendo faraonici contratti. Suning per prima sa pregi e difetti del movimento calcistico cinese e di conseguenza sa porsi e opporsi con le armi più adatte.

Dopo Witsel, Icardi – Dopo Witsel, sul mercato c'era l'intento di fare un altro colpo grosso, con Icardi. Ma il Tianjin non ha fatto i conti con Suning, perché quando oggi ti rivolgi all'Inter devi per prima cosa passare dalla società cinese che ne detiene la maggioranza quasi assoluta. E così è stato: non sono servite proposte milionarie, Icardi non si muove da Milano, a nessuna cifra. Anche perché, eventualmente, Suning  – almeno ora – non ha certo bisogno dei soldi della concorrenza, anzi.

Il muro Suning – Il diktat societario è stato chiaro da tempo: Icardi fa parte di un progetto ambizioso, è il capitano della squadra, è il bomber, un punto di riferimento oggi come in futuro. Non si tocca. Così, Ausilio e soci hanno ribadito la propria posizione con fermezza al club cinese che lo richiedeva: Icardi è incedibile e non ci si siede a trattare per nessuna cifra. Nel contratto di Maurito è presente una clausola ‘monstre' da 110 milioni di euro, che però diverrà effettiva a partire dalla prossima estate, mentre adesso nessuno può pagarla e pretendere il giocatore. Oltretutto, la stessa clausola avrà valore per un periodo preciso, dal 30 giugno al 15 luglio. Prima e dopo, non vale. Figuriamoci a gennaio.

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