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Antonio Conte al bivio: assoluzione o squalifica per omessa denuncia

La posizione del tecnico bianconero si riduce a queste due scelte: Stefano Palazzi dovrà accettare di assolvere Conte dalle accuse di Carobbio perchè decostentualizzate, oppure insistere nell’idea dell’omessa denuncia. L’allora allenatore del Siena sapeva qualcosa? La posizione di Mastronunzio (escluso dalla rosa) potrebbe tornare rilevante.
A cura di Alessio Pediglieri
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conte deferito o assolto

Il 18 luglio dovrebbero andare in scena gli ultimi interrogatori della procura federale. Una decina di giorni e, attorno al 25 luglio, arriveranno i deferimenti. Un punto d'arrivo importante in vista di una stagione che inizierà ai primi di agosto con i preliminari di Europa League dell'Inter di Stramaccioni. Tempistiche dunque rispettate, anche se le prospettive all'orizzonte sono tutt'altro che limpide. Tra i tanti dubbi, potrebbero esserci nuovi sviluppi anche attorno ad Antonio Conte, interrogato dalla procura e che potrebbe essere tra chi andrà a processo più avanti. Il tecnico della Juventus è stato finalmente ascoltato ma se da una parte le accuse sono sembrate labili e infondate, c'è un punto interrogativo importante da far cancellare nella mente degli inquirenti.

Sereno variabile – Il deferimento per illecito sportivo per Novara-Siena, dopo l’interrogatorio della scorsa settimana e le 25 testimonianze a favore di Conte, oggi sembra più lontano per una giustizia sportiva che non appare avere nulla in mano di importante. Ma non troppo, soprattutto se il procuratore Stefano Palazzi darà totale fiducia a Carobbio, pentito credibile, così come è già accaduto fino ad ora. L'ex giocatore, infatti, fin qui è stato considerato un pentito attendibile, le cui parole hanno permesso di svelare molti retroscena sullo scandalo del calcioscommesse. E' vero, il discorso attorno a Conte non è apparso mai convincente fino in fondo e per le circostanze e per le tempistiche con cui è stato ‘svelato'.
Dunque, per la gara contro il Siena, il discorso sembra essersi sgonfiato mentre resta acceso il dubbio attorno alla sfida contro l'Albinoleffe: Antonio Conte, per quest'incontro, rischia l’omessa denuncia – che per la giustizia sportiva significa minimo sei mesi di stop, che potrebbero scendere a 4 in caso di un successivo patteggiamento. Su quella circostanza c'è ancora un nuvolone da far sparire sull'orizzonte del tecnico bianconero che porta il nome di Salvatore Mastronunzio, ex calciatore del Siena e compagno di squadra di Carobbio. E' stato già squalificato per 4 anni dalla procura per illeciti al tempo dell'Ancona, ma la ‘vipera' (soprannome di Mastronunzio) giocherebbe un ruolo importante nella vicenda. Una mina vagante vera e propria e che entra in gioco perché Conte nel 2011 lo emarginò dalla squadra, senza un apparente motivo, escludendolo dai titolari, con il Siena che lo mise sul mercato dopo solo un anno di contratto. Antonio Conte era forse al corrente di cose che dovevano essere denunciate e non l’ha fatto, escludendo l'eventuale colpevole? La procura glielo ha chiesto, Conte ha negato.

Conte deferito o assolto

Priorità e responsabilità – Al momento la procura federale ha infilato il verbale di Antonio Conte in un cassetto: Stefano Palazzi, venerdì non c’era e l’analisi delle 4 ore d’interrogatorio è stata fatta successivamente nell'ultimo weekend con i suoi vice che hanno interrogato Conte, perpoi chiudere le audizioni il prossimo 18 luglio. Poi si prenderà qualche giorno per stilare i deferimenti che arriveranno attorno al 25 luglio e pochi giorni dopo ci saranno i processi. Ma quali? Qualche giorno fa, la Figc (il dg Valentini) aveva annunciato che Palazzi avrebbe potuto dare vita a una corsia preferenziale per i club macchiati di responsabilità diretta. Ma il dubbio resta, perchè se il pm del calcio mantiene viva l’idea dei processi per responsabilità diretta a fine luglio, e le responsabilità “oggettive” (meno gravi da un punto di vista di giustizia sportiva) anche a campionati iniziati perchè non vi sarebbe urgenza visto che si tratterebbe ‘soltanto' di casi da penalizzazione e non di ‘squalifiche', per Antonio Conte potrebbe aprirsi una terza via, anche se più remota, che potrebbe far slittare il suo caso a fine anno.
Fino a qualche giorno fa sembravano rischiare grosso Siena, Pescara, Grosseto, Lecce. Ora per alcuni di questi club, tranne che per i pugliesi, la posizione pare meno pesanti: se, per ipotesi, il Siena fosse deferito per la sola responsabilità oggettiva, rientrerebbe nei casi da trattare senza urgenza e rinviabili a settembre. Non sarebbe da escludere dunque, nel solo caso di deferimento per omessa denuncia, un procedimento per Conte a campionato iniziato.
Ma dalle segrete stanze degli ambienti federali, trapela l’indiscrezione che difficilmente Conte potrà scampare (almeno) l’omessa denuncia. D’altra parte, se la procura ha sentito addirittura 10 tesserati sul caso Novara, è perchè cerca riscontri su Carobbio, non certo perchè lo vuole smentire. Un modo di procedere inedito ma logico: mai nella giurisprudenza sportiva ci si era trovati di fronte all’ipotesi di un illecito sbandierato davanti a trenta persone in una riunione tecnica.

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Patteggiamento e calcoli – Anche la pista del litigio delle mogli non ha convinto molto i giudici: elementi collaterali, non significativi e nemmeno tanto attendibili. In gioco ci sarebbe molto di più di una ostetrica pagata a causa dell'assenza del marito ‘costretto' a essere presente in squadra. Dunque, alla fine uò convenire un compromesso?
Sulle due sponde, nessuno ne parla: l'argomento appena toccato viene lasciato cadere, come fosse qualcosa che ancora scotta troppo visto la linea societaria combattiva voluta da Andrea Agnelli.
"È argomento prematuro", si è fatto scappare nei giorni scorsi l'avvocato Antonio De Rensis ma, pare di capire che – per propri interessi di gestione del problema con effetti limitati nel tempo – dalla Juventus non ci sarebbe un no pregiudiziale o, per così dire, politico ad un eventuale patteggiamento.
Una trattativa potrebbe anche partire: a quel punto dipenderà da un mero calcolo di costi-benefici. Il punto è su cosa trattare realmente e che potrebbe rivelarsi soprattutto nella strada dell'omessa denuncia. Un'omessa denuncia comporta un anno di squalifica, ma chi ha patteggiato se l'è vista ridurre anche a tre mesi e se dovesse arrivare ‘in ritartdo' per le priorità di Palazzi potrebbe scattare anche dopo settembre e consumarsi per l'inizio del 2013, a cavallo del break invernale del calcio, ammortizzando ulteriormente eventuali problemi di gestione della squadra, evitando alla Juve di ricorrere ai ripari assumendo un secondo tecnico-tampone. Ma quei mesi potrebbero essere considerati comunque troppi per la Juve.
Bisogna attendere il deferimento di Palazzi e capire come la pensa il procuratore su Conte e da lì fare i calcoli e capire cosa converrà a chi.
Intanto, il tempo si accorcia, si è già nella seconda metà di luglio e il tunnel non mostra ancora la propria fine.

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