Antidoping eluso per 3 volte, la FA indaga sul Manchester City

Non c'è pace per il Manchester City. Già alle prese con i risultati del campo che non corrispondono alla mole d'investimenti effettuati sul mercato, i Citizens adesso si trovano a fare i conti con una situazione ben più grave: la Football Association – come resto con un comunicato ufficiale – ha deciso di aver aperto un'indagine sulla società per ‘comportamento elusivo' relativamente ai controlli per l'anti-doping. Il caso è scoppiato sui tabloid e ha avuto ampio risalto per il fascicolo riservato alla squadra di Guardiola, finita sotto la lente della Federazione inglese per una violazione che negli ultimi 12 mesi s'è ripetuta per ben tre volte.

Qual è la norma in questione? La nota della FA fa riferimento alla ‘Rule14 (D)', ovvero all'obbligo da parte delle società di calcio di comunicare ogni variazione che possa condizionare, influire la possibilità di effettuare i controlli anti-doping, anche a sorpresa. Leggendo quanto prescritto dal regolamento, la parte che vede nei guai il Manchester City è relativa a "modifiche di orari e luoghi per gli allenamenti, cambi di domicili anche momentanei del propri atleti". Non è solo il club della Premier sotto inchiesta, la Federazione ha puntato i riflettori anche sul Fleetwood Town, società della League One.

Cosa accadrà adesso? Il Manchester City potrà spiegare la propria posizione alla Federazione ma avrà tempo fino al 19 gennaio per fornire motivazioni sufficienti a giustificare quell'atteggiamento contestato in maniera ufficiale e per il quale rischia pesanti sanzioni se si arriverà a conclusioni gravissime. Qualora la commissione della Football Association non dovesse ritenere plausibili le motivazioni del club allora andrà avanti nelle indagini delegandole a una commissione indipendente. Per adesso non risulta che ci siano giocatori che abbiano mancato i controlli.