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Allegri, ha aperto alla Juve le porte dei “ristoranti da 100 euro”

“Non ci si può sedere con 10 euro ad un ristorante da 100” diceva Conte riferendosi ai limiti europei della sua Juve. Allegri è riuscito a restituire a plasmare una Juve capace di conquistare il 4° scudetto consecutivo e di giocare anche una semifinale di Champions affermando: “Nella vita c’è sempre da migliorare e imparare. All’estero non sono più bravi di noi ma forse fanno cose a livello di metodologia e mentalità che possono aiutarci a crescere.
A cura di Marco Beltrami
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La Juventus è campione d'Italia per la quarta volte consecutiva. I bianconeri grazie alla vittoria sul campo della Sampdoria nella 34a giornata di Serie A, hanno conquistato matematicamente lo scudetto proseguendo dunque nella loro striscia trionfale in patria. Merito del lavoro di Allegri che dopo aver raccolto la tutt'altro che semplice eredità di Antonio Conte, è riuscito a lavorare nel migliore dei modi, ottenendo risultati già straordinari. "Non ci si può sedere con 10 euro ad un ristorante da 100″ diceva l'attuale Ct dell'Italia, riferendosi ai limiti europei della sua Juve. Allegri è riuscito a restituire ai tifosi bianconeri una Juve capace di conquistare il 4° scudetto consecutivo e di giocare anche una semifinale di Champions. Festa grande dunque per il tecnico toscano che ha così commentato il secondo scudetto della sua carriera: "Il mio avvio di stagione alla Juve? Eravamo in pochi e non abbiam fatto nemmeno un gran debutto perdendo un'amichevole contro una squadra di dilettanti. Poi però i ragazzi si son messi a disposizione come è successo anche altrove, tipo al Milan dove c'erano calciatori con scudetti, Champions e Coppe del mondo vinte. Pian piano abbiam iniziato a lavorare senza stravolgere il lavoro straordinario fatto negli ultimi 3 anni, e provando a cambiare qualcosa. I ragazzi mi son venuti dietro anche grazie a doti morali, oltre che tecniche: centrare il 4° scudetto non è cosa da poco. Stiamo facendo un'annata ottima, per non dire straordinaria".

La rivincita di Allegri. Una gioia immensa per un allenatore che si è preso una bella rivincita facendo ricredere i tanti detrattori che nella scorsa estate temevano il contraccolpo per l'addio di Antonio Conte. Un motivo in più per l'ex Milan per ringraziare tutta la Juventus: "Mettiamo da parte la gioia immensa per la vittoria dello scudetto, soprattutto per me che ho vinto due titoli in piazze importantissime ed è un motivo d'orgoglio per me e per chi ha lavorato con me. Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato in questo percorso: dalla società, ai collaboratori, allo staff. Ora c'è da essere contenti e felici. Abbiam concluso vincendo con una prestazione a livello tecnico molto buona. Questa è una squadra che può e deve migliorare ancora perché ha singoli giocatori forti, e crescere anche in Europa.

Le tappe del successo bianconero. Allegri dopo aver elogiato tutto il gruppo Juventus ha provato ad individuare i momenti più caldi e decisivi della stagione. Con la vittoria di Napoli, forse decisiva per lo scudetto e quelle di Dortmund in Champions e di Firenze in Coppa Italia sugli scudi: "La gara di Napoli decisiva per lo scudetto? Siamo stati in testa dalla prima all'ultima e dunque era normale crederci. Certo, durante la stagione possono capitare passaggi a vuoto, ma non bisogna perdere certezze e mantenere l'equilibrio. Abbiam pareggiato contro Samp e Inter, e poi a Napoli abbiam dato gran prova di forza e carattere, dimostrando di voler portare a casa il risultato. Siamo molto contenti per quello che abbiamo fatto in questa stagione, in particolare 2 su tutte. Quella di Dortmund e quella di Firenze".

Testa al Real Madrid. Ora però bisognerà smaltire in fretta i festeggiamenti perché martedì c'è il delicato incrocio nell'andata delle semifinali di Champions contro il Real Madrid: "Con il Real? Bisognerà essere più bravi perché abbiam di fronte una squadra con giocatori straordinari dove non puoi concedere nulla. Difensivamente bisogna essere bravi, e poi prenderci un buon palleggio. La sfida si gioca sui 180 minuti e dobbiamo essere consapevoli di poter approdare in finale. Quali che siano le possibilità, poche o tante, l'importante è sapere cosa possiamo fare contro una formazione di grande livello".

Una Juve da "100 euro". Il merito più grande di Allegri è stato quello di aver restituito un appeal europeo alla Juventus, riuscendo dunque nell'unica impresa steccata dal suo predecessore. Celebre ormai la definizione del rendimento europeo deludente di quest'ultimo "Non ci si può sedere con 10 euro ad un ristorante da 100″. Allegri è riuscito a valorizzare e non poco la Juventus anche in Europa anche grazie al suo confronto con le metodologie di allenamento degli altri campionati: "Nella vita c'è sempre da migliorare e imparare. All'estero non sono più bravi di noi ma forse fanno cose a livello di metodologia e mentalità che possono aiutarci a crescere. Abbiamo una semifinale di Champions e Napoli e Fiorentina in semifinale di Europa League. Il nostro calcio sta aumentando di livello e i risultati lo confermano. Bisogna avere la capacità di andare in giro per migliorarsi con il confronto".

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