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Zlatan Ibrahimovic vicino all’addio al calcio, l’attaccante del Milan è stanco

La stella svedese dei rossoneri, impegnato nella conferenza stampa che anticipa le sfide contro Finlandia e Olanda valevole per la qualificazione ad Euro 2012, si è lasciato andare ad alcune “confidenze”.
A cura di Mattia Sparagna
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Zlatan Ibrahimovic

Sembra quasi impossibile, soprattutto perché inaspettato, ma Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato che giocherà ancora per poco al calcio visto che lo sport su cui ha basato tutta la sua vita non provoca in lui le emozioni che gli scatenava prima. La sorprendente affermazione è stata fatta durante la conferenza stampa che precede le sfide, valevoie per la qualificazione ad Euro 2012, contro Finalndia e  Oanda.

Stufo del calcio

Le parole, che rimbombano ancora nele orecchie di coloro i quali le hanno ascoltate, sono state perentorie, secche, sicure, proprio come spesso Zlatan Ibrahimovic risulta essere in campo. L'attaccante svedese, dotato di una tecnica sopraffina, è anche molto ruvido e spigoloso sul terreno di gioco, così ecco la traslazione del suo modo d'essere dal campo ai microfoni: "Il calcio non mi brucia più dentro come una volta". Parole inequivocabili quelle di Ibrahimovic che nascondono un malessere nemmeno troppo celato; l'attaccante del Milan (fresco vincitore dello Scudetto) solo poco pià di un anno fa, durante la presentazione con la maglia rossonera, aveva dichiarato di voler vincere tanto con il suo nuovo club. Evidentemente si è accorto di non avere più gli stimoli che possedeva in passato e questo per lui, come per molti calciatori, è un fattore troppo importante per essere trascurato. Senza la giusta spinta diventa dura confrontarsi con gli altri, anche per un giocatore forte come Ibrahimovic.

Il calcio come una routine

Ibrahimovic

I rossoneri forse dovrebbero iniziare a preoccuparsi per le parole dette da Ibra visto che lo stesso attaccante svedese, nella conferenza stampa, ha continuato affermando che ormai per lui il calcio sta diventando una routine, a volte addirittura un'abitudine quasi noiosa: "Vai sul campo, ti riscaldi, ti allenti e poi vai a casa". Sembrano proprio le parole di qualcuno che è insofferente e non trova più la gioia nel fare quelle cose che fino a poco tempo fa lo rendevano felice. Le parole dell'attaccante svedese sembrano risuonare quasi come una sentenza a tempo determinato, ancora un periodo (non si sa quanto lungo possa essere) e poi la sua carriera terminerà, prima di ogni "normale" previsione. Lo ha specificato qualche volta anche in passato, ma in quest'occasione le sue parole assumono una forza maggiore perché spiegate e motivate: "Prima restavo spesso dopo la fine dell'allenamento. C'era sempre altro da fare, correggere qualche imperfezione, migliorarmi". Ibrahimovic è in crisi, ma non da goal, non una crisi tecnica, bensì mentale e psicologica; l'attaccante del Milan ha bisogno di motivazioni, di tornare a "bruciare" come gli capitava prima, di trasformare quella che ora definisce una routine e farla tornare ad essere una passione. In sostanza però, mentre Allegri proverò a rimotivare l'asso svedese, sarebbe bene che i dirigenti del Milan inizino a pensare ad un valido sostituto per Ibrahimovic, nel caso in cui le sue parole abbiano un seguito concreto.

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