Zeman: laurea honoris causa per etica nello sport dall’Università di Foggia

Con l'anno nuovo per Zdenek Zeman è in arrivo dall'Università di Foggia anche una laurea honoris causa per etica nello sport in Scienze delle Attivita' motorie e sportive. "Un riconoscimento per il rigore, la coerenza e l'impegno, sul piano professionale, sociale e sportivo nella promozione, rispetto e diffusione dei valori fondamentali dell'etica nello sport". Queste le motivazioni della proposta, presentata dal professor Pietro Fiore, sostenuta dal Preside della Facolta' di Medicina e Chirurgia, prof. Matteo Di Biase e fortemente voluta dal Magnifico Rettore, prof. Giuliano Volpe.
Deliberata oggi dal Consiglio della Facolta', sara' portata all'attenzione del Senato Accademico di Ateneo nella seduta del 9 febbraio. Successivamente verrà trasmessa al Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca Scientifica per la necessaria approvazione. Il tecnico boemo, ex di Roma e Lazio, quest'anno è tornato nella città pugliese dove nei primi anni novanta costruì un vero e proprio miracolo sportivo. Quell'esperienza è conosciuta nel mondo del calcio come "Zemanlandia", un'oasi protetta fatta di sudore, fatica e tanta tattica. Un momento di calcio purissimo che rimarrà unico grazie a quel 4-3-3 tutto offensivo.
Un periodo che si concluse nel 1994 quando Zeman decise di andarsene, di fare carriera ed arrivò alla Lazio. Anche a Roma un gioco bellissimo, divertente, ma poco vincente per l'allora presidente biancoceleste Cragnotti. Chi invece voleva divertirsi all'epoca era Franco Sensi, da poco presidente della Roma. Portò un progetto nuovo, tanti giocatori e Zeman che li allenasse. I due anni sulla panchina giallorossa sono ricordati da tutti i tifosi giallorossi con un po' di nostalgia. Il suo 4-3-3 fece innamorare la Curva Sud, la partita era divertimento, azioni da gol, vittorie e sconfitte. Alla fine Sensi era cresciuto e nel 1999 chiamò Capello per vincere lo scudetto.
Nonostante questo epilogo, Roma fu la tappa di partenza per la sua crociata contro il doping presente nel calcio che, ancora oggi, continua a portare avanti. Fu proprio a partire da alcune sue dichiarazioni, rilasciate nel 1998 sull'uso di sostanze dopanti nel calcio, che prese il via a Torino l'inchiesta di Raffaele Guariniello.