Zeman: “A Totti dissi di smettere due anni fa”

Nella vita di ogni grande sportivo alla fine arriva il momento del ritiro. C’è chi sostiene che per non avere rimpianti bisogna rimanere in attività quasi fino all’infinito e c’è chi invece sostiene che bisogna lasciare quando si è ancora al top. In parecchi ritengono che Francesco Totti, che ha un contratto con la Roma fino al 2017, voglia ritirarsi dopo aver vinto nuovamente lo Scudetto. Zeman, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha svelato che due anni fa al suo allievo prediletto aveva consigliato di ritirarsi: “Due anni fa a Francesco avevo detto: “Lascia finché sei il numero uno’, ma lo capisco, ama la Roma e finché si sente utile vuole restarci il più a lungo possibile”.

Derby – Domenica prossima si gioca il derby, un match che il boemo ha vissuto su entrambe le panchine. L’allenatore del Lugano è contrario alle curve chiuse, perché il calcio è fatto per i tifosi: “Le partite di calcio sono fatte per i tifosi, molto sentita. Per questo mi dispiace pensare che Roma-Lazio verrà giocata senza curve. Il calcio è fatto per gli spettatori”.

Calciopoli, Juve e Tavecchio – Zeman ha parlato anche dei mali del calcio italiano: il doping e le scommesse: “Mi auguro che le farmacie siano uscite dal calcio, ma non ci sono certezze su questo. In realtà non sono cambiati molti personaggi di quelli che stanno dietro al calcio. Il caso scommesse del Catania, per citarne uno, fa capire che i problemi restano. Non ce l’ho mai avuta con la Juventus, ma con chi distrugge il calcio e, purtroppo, queste persone all’epoca stavano nella Juve, squadra per la quale da ragazzo ho sempre fatto il tifo”. Non poteva mancare un commento su Tavecchio. Zeman attacca il giornalista che per lui ha teso una trappola al presidente federale, che però naturalmente ha sbagliato a esprimersi in quel modo: “Gli hanno teso una trappola, ma il presidente della Lega non dovrebbe comunque esprimersi così…”.