Zdenek Zeman conteso da Lazio e Fiorentina

Ha sempre affascinato Zdenek Zeman. Piaceva a tantissimi quando le cose gli andavano male. Gli anni bui sono stati tanti, perché anche quando Moggi non gli ha messo i bastoni tra le ruote, la carriera del boemo non è stata esaltante. Piace a tantissimi anche adesso. A sessantacinque anni il boemo è ritornato in auge. Il Pescara dopo vent’anni è in Serie A. La sua squadra ha realizzato più di ottanta reti. Insigne, Immobile, Verratti e Caprari sono i suoi nuovi gioielli. In Abruzzo vorrebbero tenerselo, ma tante grandi squadre pensano a lui.
Fiorentina o Lazio – I Della Valle, hanno vissuto una brutta stagione e, vogliono un allenatore esperto. Il primo nome sulla lista è quello di Claudio Ranieri, ma i tifosi non gradiscono il tecnico romano, che ha già guidato per quattro stagioni la Fiorentina negli anni Novanta. La piazza vuole Zeman, i Della Valle, che puntano sui giovani, potrebbero affidarsi al ceco. Lotito e Tare non hanno ancora scelto il successore di Reja. Zola non convince completamente, come Gasperini, Di Matteo è un sogno quasi irrealizzabile, lo stesso si può dire per Mazzarri. Secondo il Corriere dello Sport Lotito, che cerca sempre di riconquistare i tifosi, sta pensando al boemo.
Ipotesi suggestive – Il Pescara, che sabato sera festeggerà in casa la promozione, spera di tenersi Zeman, che probabilmente vorrà delle garanzie. Perché i suoi gioielli potrebbero partire. Sullo sfondo ci sono per l’ex allenatore del Foggia un paio di ipotesi suggestive. La Roma non riesce a trovare l’accordo con il Catania per Montella, Villas Boas piace, ma il portoghese ha tante richieste e non può aspettare in eterno. Zeman è il nome a sorpresa. La scorsa settimana si sono sentiti al telefono l’allenatore del Pescara e Aurelio De Laurentiis. Il presidente partenopeo tra sette giorni incontrerà Mazzarri. Quel giorno si deciderà il futuro della panchina azzurra. Il boemo, che piace tantissimo anche a Preziosi, che deve scegliere l’allenatore per il prossimo campionato, potrebbe tornare all’ombra del Vesuvio.