Javier Pastore ascoltato dalla procura di Palermo dopo la denuncia di Maurizio Zamparini
Tempo fa, poco dopo la fine della sessione estiva del calciomercato, il presidente del Palermo Maurizio Zamparini rilasciò delle dichiarazioni molto forti contro l'agente di Javier Pastore reo, secondo il patron rosanero, di avergli estorto denaro sulla cessione dell'argentino al Paris Saint-Germain.
Marcelo Simonian, questo il nome del'agente del Flaco, secondo la ricostruzione di Zamparini avrebbe richiesto una somma più alta di quanto gli spettasse realmente. Questo a Zamparini non è piaciuto cosicché l'ex presidente del Venezia è passato alle vie di fatto denunciando il procuratore di Pastore. "Se non mi dai questo non firmo" sarebbero state queste le minacce di Simonian che non si accontentava di 12 milioni come guadagno sulla cessione ai francesi, l'agente dell'argentino ne voleva 20, cioè la metà della somma totale sborsata dal PSG.
"Ero sotto ricatto", ha dichiarato Zamparini, che si è sentito raggirato dalla manovra di Simonian. La Procura di Palermo adesso vuole vederci chiaro e ha convocato, e ascoltato, sia Javier Pastore che il direttore generale del PSG, il brasiliano Leonardo. Il calciatore si è detto deluso per il suo ritorno nella città che lo ha lanciato nel calcio che conta: "Mi sarebbe piaciuto tornare a Palermo per un altro motivo. Non so perché Zamparini ha detto quelle cose, spesso gli capita di esagerare". Poi il giovane argentino ribadisce di non sapere nulla della storia e di averlo fatto presente ai pm palermitani. L'ex allenatore di Milan e Inter, attuale dirigente del PSG, Leonardo che però non ha rilasciato dichiarazioni in merito. C'è, infine, da dire che il Palermo non sembra essere fortunato su queste trattative; infatti Zamparini ha attaccato il Milan sull'affare che ha portato Nocerino in maglia rossonera. Per il presidente rosanero i dirigenti del club meneghino lo hanno estorto. Manie di persecuzione o reali scorrettezze?