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Zamparini al veleno: “Io non ho mai rubato. Perché il Milan non fallisce?”

Il presidente rosanero, che ha una posizione debitoria da 70 milioni di euro si professa sereno: “Ho fiducia della giustizia, abbiamo i documenti in ordine e il tribunale lo sa”. Poi, a chi lo accusa: “Perché dovrebbe fallire il Palermo? Il Milan ha un debito da 300 milioni di euro….”
A cura di Alessio Pediglieri
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Maurizio Zamparini al veleno. Contro chi lo ha sempre combattuto nel mondo del calcio tacciandolo di essere prima di tutto un impresario, uno speculatore e poi in seconda battuta un presidente di un club di calcio. Sin dai tempi del Venezia quando mise piede nel calcio che conta prelevando la società lagunare e portandola ai fasti di Serie A, per poi sposare la causa Palermo, il club rosanero di cui è tutt'ora a capo. Negli anni, Zamparini ha speso, investito, comprato e venduto: centinaia di giocatori, altrettanti allenatori, ma ha sempre retto l'urto delle critiche, anche di chi lo voleva vedere a fondo. Oggi, con una istanza di fallimento verso il Palermo Calcio, Zamparini torna a parlare punta il dito sul Milan.

Il debito del Milan

Per il numero uno rosanero non c'è discorso che tenga: se deve fallire il Palermo allora con Sansone cadano tutti i filistei a partire dal Milan di Yonghong Li. I rossoneri hanno un debito da saldare entro il prossimo ottobre 2018 di circa 300 milioni di euro, non monetine. E al momento – stando al pensiero Zamparini – si sta mantenendo in vita proprio per riuscire a saldare il conto. Altrimenti lo farebbero fallire come hanno fatto per tanti altri club in difficoltà economiche e affossati da regole e cappi federali.

Fallimento? Sono sereno perché quando mi guardo allo specchio vedo un uomo serio. Non ne voglio parlare, ognuno può pensare quello che vuole ma io non mai rubato un euro . Se deve fallire il Palermo… penso al Milan che deve coprire 300 milioni di debiti.

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Fiducia nella giustizia

La situazione rossonera è monitorata ogni giorno dagli esperti di finanza e anche l'Uefa sta cercando di capire se vi siano delle garanzie serie o no dietro all'acquisizione di Li. Per Zamparini, però, il discorso è chiaro anche se si cerca di non spiegarlo alla gente

Mi chiedo, come mai non fallisce? Io sono sereno perché so cosa sia la giustizia italiana e ho fiducia in essa, noi non abbiamo fatto nulla di male e siamo sicuri anche dai documenti, ormai il tribunale ha tutti i documenti e non è giusto che parli io di questa cosa”.

I debiti del Palermo

Il Palermo Calcio ha seri problemi economici, stimati dai periti della Procura in circa settanta milioni di euro complessivi. Poi c'è la famosa questione della Mepal, la società detentrice di licenza e diritti del marchio, controllata dal Palermo e ceduta a sua volta alla società anonima lussemburghese Alyssa facente parte dello stesso gruppo Zamparini. Una cessione che avrebbe consentito al club di viale del Fante di realizzare una plusvalenza di circa diciotto milioni.

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