Zaha simula, la mascotte del Watford lo sfotte e Allardyce si arrabbia
Polemiche feroci in Inghilterra a causa della mascotte del Watford. Al termine della partita che ha aperto il Boxing Day tra i ‘Calabroni’ e il Palace, Harry the Hornet si è esibito in un divertente tuffo che non aveva come scopo quello di far sorridere gli spettatori per il pareggio strappato nel finale, ma aveva come intento quello di prendere in giro l’attaccante delle ‘Eagles’ Zaza che pochi secondi prima era stato ammonito per una evidentissima simulazione. L’ex giocatore del Manchester United si è arrabbiato moltissimo per il gesto di scherno della mascotte e si è infastidito anche Big Sam Allardyce, da pochi giorni allenatore del Crystal Palace, che ha chiamato in causa addirittura la Football Association: “Quella mascotte è fuori di testa, la Premier League e la FA possono vederlo e fare quello che vogliono”. Mazzarri invece, che conosce bene Harry the Hornet, difende e non solo per ragion di stato la sua mascotte: “Io penso che dovremmo riderci sopra, il calcio è bello anche per queste cose. Non deve essere un dramma”.

La prima sfida del Boxing Day 2016 non è stata spettacolare, ma molto intensa. Il Watford cercava di ritrovare punti dopo il ko con il Sunderland, mentre il Crystal Palace si presentava con Allardyce per la prima volta in panchina. Mazzarri perde subito per infortunio l’olandese Janmaat e l’ex Napoli Behrami. Le ‘Aquile’ di Big Sam passano con Cabaye e hanno l’opportunità di chiudere l’incontro a fine primo tempo quando l’arbitro concede un rigore netto per un fallo del portiere Gomes su Benteke. Dal dischetto però il belga calcia malissimo e il brasiliano respinge. Nella ripresa il Palace prova a gestire, ma a un quarto d’ora dal termine il Watford trova il pari su rigore con Troy Deenney, al centesimo centro con la squadra londinese. L’1-1 aiuta Mazzarri che resta a metà classifica e con un buon margine sul Sunderland terzultimo.