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Yaya Tourè Pallone d’Oro africano per la terza volta (video)

Il gigante ivoriano del Manchester City ha superato Drogba e Obi Mikel, eguagliando Abedi Pelé (1991-93) e Samuel Eto’o (2003-2005), gli unici a imporsi per tre anni consecutivi.
A cura di Maurizio De Santis
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Immenso Yaya Touré, si aggiudica per il terzo anno consecutivo il Pallone d'Oro africano eguagliando Abedi Pelé (1991-93) e Samuel Eto'o (2003-2005), gli unici a imporsi per tre anni di fila. A Lagos (in Nigeria) il 30enne centrocampista ivoriano del Manchester City ha ricevuto il prestigioso trofeo avendo superato in finale Didier Drogba (Galatasaray, pure lui della Nazione degli Elefanti) e Obi Mikel (nigeriano del Chelsea, l'ultimo connazionale a vincere fu l'ex attaccante dell'Arsenal, Nwankwo Kanu). "E' sempre un grande onore. Non è facile vincere tre volte di fila – ha ammesso -. Ma per me l'importante è continuare a lavorare ed essere un buon modello". Unico calciatore del ‘Continente Nero' inserito nei 23 candidati al Pallone d’oro FIFA, nel mese scorso Touré aveva vinto anche il premio della Bbc (il network inglese) destinato al migliore giocatore africano dell’anno e attribuito sulla base dei voti espressi dai tifosi.

Gigante. Fisico imponente (è alto 191 cm), tutt'altro che goffo: attacca, difende, recupera palloni, regala assist ed è letale come cecchino dai calci piazzati. E quando parte in progressione, palla al piede è meglio non trovarselo davanti…  In Inghilterra vi arrivò direttamente da Barcellona, dove era chiuso da Xavi, Iniesta e Busquets: pagato 30 milioni di euro, il contratto di circa 11 milioni a stagione di allora destò scalpore e soprattutto alimentò perplessità su Touré. Poi, però, anche gli inglesi più scettici han dovuto ricredersi: il City comincia a vincere, Yaya è protagonista, del gioco di Mancini diventa il perno: si rivela fondamentale nelle vittorie degli ultimi anni, la Coppa d’inghilterra del 2011 e la Premier League nel 2012. Nel bene e nel male (nel periodo più buio prima dell'addio al ‘mancio') è sempre in prima fila, lo è anche oggi con l'arrivo di Pellegrini fino a siglare un rinnovo a cifre da mille e una notte: accordo prolungato fino al 2017 per una somma di 45 milioni di sterline (53 milioni di euro e rotti, 13 e spiccioli a stagione).

In Premier. Momento felice per Yaya Touré che in questa stagione ha realizzato già 13 gol in 27 partite (tra Premier e Coppe europee e nazionali), segnalandosi ancora una volta per la sua specialità: i calci di punizione, ma è il suo essere uomo ovunque a renderlo una colonna della squadra di Pellegrini. Vincere con i Citizens il titolo in Inghilterra e poi prendere per mano la ‘sua' Costa d'Avorio e guidarla nell'avventura Mondiale in Brasile (qualificazione conquistata grazie al successo nei playoff col Senegal).

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