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Wolfsburg-Napoli, Schürrle: “Siamo le due più forti, è una finale anticipata”

Il tedesco, arrivato a gennaio dal Chelsea, suona la carica: “Sarà un ambiente caldo al ritorno, dobbiamo vincere in casa”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tutto pronto alla Volkswagen-Arena per il match d'andata dei quarti di finale della UEFA Europa League tra i padroni di casa del Wolfsburg ed il Napoli. I Lupi della Sassonia, che agli ottavi hanno eliminato l'Inter vincendo 3-1 in Germania e ripetendosi per 2-1 a San Siro, sono i candidati alla vittoria finale del torneo, assieme al Siviglia (detentore del trofeo) ed allo stesso Napoli, che come organico è sulla carta quello più forte dell'intera competizione. In Germania lo sanno bene, ed infatti domani sera alla Volkswagen-Arena si prevede il tutto esaurito, anche perché la Sassonia (ed in generale un po' tutte le città industriali della Germania) hanno una notevole presenza di italiani emigrati nei decenni scorsi.

Sarà insomma un match che si preannuncia interessantissimo. Soprattutto per André Schürrle, arrivato a gennaio e già beniamino del pubblico sassone. "Penso che questa sarà una finale anticipata", ha spiegato alla Gazzetta dello Sport, "siamo le due squadre più forti tra quelle rimaste. Sarà difficile il ritorno a Napoli, là l'ambiente sarà caldissimo. Vogliamo vincere in casa". Nessun dubbio su chi sia il pericolo numero uno in casa azzurra: Gonzalo Higuain. L'attaccante argentino punta prepotentemente al titolo di capocannoniere del torneo, oltre che a vincere l'Europa League con il Napoli, che spalancherebbe anche le porte della prossima Champions League. "Lo temiamo, anche se tutto l'attacco del Napoli è forte, e dobbiamo stare attenti. Contro l'Inter non era stato facile, erano passati in vantaggio in casa nostra ed anche al ritorno hanno attaccato fino alla fine", ha aggiunto ancora Schürrle.

L'ex-giocatore del Chelsea non ha rimpianti per aver lasciato il Chelsea: "Dopo il Mondiale ero stanco ed avevo problemi fisici. In più la squadra vinceva e Mourinho, comprensibilmente, non cambiava nulla. Volevo giocare e sono partito, ma non ho mai avuto problemi con lui o con la squadra. Mourinho è onesto, sa come stimolare ogni atleta dal punto di vista mentale e fisico". E pensare che sarebbe potuto arrivare in Italia: "Avevo avuto un contatto con una squadra italiana prima di passare al Chelsea, ma i Blues erano un sogno che non potevo rifiutare". Insomma, per il tedesco è il momento di guardare avanti: c'è il Napoli come ostacolo tra il Wolfsburg e le semifinali di Europa League, dove il club non è mai arrivato.

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