Wolfsburg, Bendtner mollato dalla fidanzata Julie Zangenberg

Non c'è pace per Nicklas Bendtner: il giocatore danese, fresco di trasferimento ai tedeschi del Wolfsburg, continua nel suo periodo-no, che dura ormai da diversi anni. Stavolta a farne le spese è stata la sfera sentimentale del giocatore, scaricato dalla bionda venticinquenne Julie Zangenberg: l'attrice danese, fidanzata con il calciatore dal 2011, ha deciso infatti di chiudere la loro storia, forse perché, ipotizzano i giornali tedeschi, poco attratta dalla prospettiva di vivere in una città non certo famosa per la moda o per i vip. Morale della favole, il calciatore si ritrova dunque solo all'inizio di questa nuova avventura tedesca, ma non è detto che non possa "approfittarne" per farsi consolare da qualche tifosa del Wolfsburg, e magari trovare una nuova fiamma.
Il giocatore danese, del resto, è più famoso per il gossip che per il calcio giocato: appena un mese fa aveva pubblicato su Instagram una foto di lui tutto nudo, con solo un reggiseno bianco sulle parti intime, scrivendo ironicamente: "Ricordatevi sempre di proteggervi dal sole". Una foto che suscitò l'ilarità del web, ormai abituato agli exploit del danese che, se come giocatore di club non ha mai avuto tanta fortuna, con la Nazionale danese è una delle bandiere indiscusse, forte di 24 reti in 57 presenze. Basta pensare che, da giocatore di club, ne ha segnati 68 in 171 partite. Per lui, insomma, le soddisfazioni sembrano venire solo dalla Nazionale e dai social network.
Già a marzo del resto, Bendtner era finito su tutti i giornali perché, probabilmente ubriaco, si era tolto la cintura e l'avrebbe usata per prendere a cinghiate un taxi mentre insultava il tassista. Poi, sbottonati i pantaloni, avrebbe cominciato a strusciarsi contro la carrozzeria, in un tentativo di "copulazione" con la vettura stessa. "Ho avuto passeggeri ubriachi nella mia auto per 25 anni e non ho mai visto niente di simile", disse poi il tassista. E prima ancora, arresti per atti vandalici, il ritiro della patente in guida a stato di ebrezza ed una sospensione di sei mesi dalla Nazionale. Insomma, non è un giocatore con una vita "monotona".