West Ham, Zaza: l’obbligo di riscatto scatta alla decima presenza

Non è un buon momento per Simone Zaza e la sua avventura al West Ham in Premier League. Una scelta che l'attaccante lucano in estate ha cercato in ogni modo convinto che la Juventus non avesse più possibilità di farlo giocare con continuità e sperando che il palcoscenico inglese gli avrebbe garantito nuova visibilità, che al momento non c'è stata. Tanto che si è tornati subito a parlare di un suo ritorno in A per gennaio, con il Milan in pole position, per essere stato fin qui insufficiente. Ma c'è un contratto stilato tra la Juventus e gli Hammers che deve essere rispettato, prima ancora di pensare di cambiare aria.
Il bivio è delineato per iscritto perché all'interno dell'accordo del passaggio di Simone Zaza al West Ham da parte della Juventus c'è una clausola di un diritto che diventa obbligo di riscatto in una fase ben precisa: alla decima presenza con la maglia degli Hammers, il club inglese acquisterebbe in toto il cartellino del giocatore, andando così a pagare ai bianconeri la rimanenza economica.
Un obiettivo al momento distante. Per il giocatore lucano sono al momento appena 4 le presenze in Premier League con prestazioni non certamente da ricordare, ma soprattutto con il rischio (per la Juventus) che non aumentino ulteriormente se l'attaccante non riuscirà a sbloccarsi e ritornare al gol. Per il padre-agente è una sottigliezza che verrà superata nelle prossime giornate quando Zaza troverà la via del gol. Una sicurezza che, al momento, nessuno ha.
A sottolineare per bene la clausola sul contratto di Zaza è lo stesso procuratore: "L'obbligo di riscatto è fissato a 10 presenze. Simone deve ancora ambientarsi più che altro tatticamente, perchè alla Juve era abituato in un certo modo, i movimenti sono diversi, quindi deve riuscire a capire quanto prima come muoversi". Alle porte, altrimenti ci potrebbe essere un clamoroso rientro in A già nella sessione invernale di gennaio.