West Ham, Zarate ha firmato un contratto triennale

Dopo i rumours degli scorsi giorni, è arrivata l’ufficialità sul futuro di Mauro Zarate. L’attaccante argentino ha firmato un contratto triennale con il West Ham. Dopo la positiva annata 2008/2009 vissuta al Birmingham dunque, Maurito torna in quella Premier League che ha sempre considerato il campionato più congeniale alle sue caratteristiche. Dopo la travagliata esperienza alla Lazio, conclusasi con il vero e proprio braccio di ferro con il presidente Lotito dunque, l’argentino approda a Londra rigenerato dall’ottima stagione in forza al Velez Sarsfield conclusasi con 34 presenze e 18 gol ((5 nel Torneo Inicial, 11 nel Torneo Final, 2 in Copa Sudamericana con una media di una rete ogni 146′). Un bottino notevole per un giocatore che ha recuperato la condizione fisica migliore dimostrando anche di essere migliorato dal punto di vista mentale, lasciando da parte quell’egoismo, che spesso era stato considerato nocivo per il gioco di squadra in Serie A.

La rinascita di Zarate. Il duttile attaccante classe ’87 è pronto a rilanciarsi, nella speranza di ritrovare anche la Nazionale argentina. Il giocatore si è buttato alle spalle le annate difficili alla Lazio e quella opaca all’Inter ed è pronto a sfruttare la scia delle ultime prestazioni. Queste le sue prime dichiarazioni da giocatore degli hammers: “Sono molto felice di essere qui è una grande opportunità per me e voglio sfruttarla. Con il Velez ho disputato una buona stagione e per me era molto importante far bene. Cosa porto? Spero gol, ma anche dribbling e altro ancora. Il West Ham è un club molto importante anche in Argentina, il mio obiettivo è quello di aiutare questa squadra a migliorare sempre di più e a lottare per l'Europa". Serenità ritrovata dunque per Zarate che si trasferirà in Inghilterra con tutta la famiglia, con la moglie Natalie pronta a lanciare nuovi strali verso il patron Lotito. Quest’ultimo infatti è stato ritenuto il colpevole della mancata esplosione italiana del giocatore che, nelle sue prime stagioni nel belpaese, si era confermato uno dei bomber più talentuosi del palcoscenico sudamericano.