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Wenger sul doping: “Esami del sangue anche per i calciatori”

Il manager dei ‘Gunners’ interviene duramente sulla vicenda scoppiata in Spagna: “Spero che l’Inghilterra sia immune dal doping, ma non posso averne la certezza, essendo i controlli sulle urine”.
A cura di Maurizio De Santis
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arsene wenger dell'arsenal

Scommesse, gare truccate e poi la ‘polpetta avvelenata' del doping. Il mondo dello sport, e del calcio, fa i conti con la promiscuità dei traffici indiscriminati che ha contaminato tutti (o quasi) i protagonisti. E se in Australia e Spagna è stato scoperchiato lo scandalo di Epo e trasfusioni per ripulire il sangue dalle scorie della fatica, in Inghilterra fanno i conti con il dossier dell'Europol, che ha rivelato quanto sia fitta e ramificata la trama delle gare combinate. L'attenzione, però, alla luce soprattutto di quanto sta emergendo sul caso Fuentes, resta sul doping. Arsene Wenger, manager dell'Asernal, interviene duramente sulla vicenda e attacca. "Più volte ho chiesto di introdurre nel mondo del calcio gli esami del sangue anche per i calciatori, ma ci sono questioni etiche per cui non tutti sono favorevoli – riporta il Daily Mail -. Ma non è possibile che si aspettino anche due ore dopo un match per avere un campione di urina, i controlli dovrebbero essere molto più veloci". Inevitabile il riferimento alla Spagna. "Quello che sta accadendo – ha aggiunto – è assurdo. Spero che l'Inghilterra sia immune dal doping, ma non posso averne la certezza, essendo i controlli sulle urine e non sul sangue".

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