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Wenger, 22 anni tra luci e ombre all’Arsenal. Ora c’è la Francia nel futuro?

Dopo 22 anni il tecnico francese lascerà l’Arsenal a fine stagione. Il suo percorso annovera trofei, record, calciatori valorizzati e diverse ombre che gli sono costate le contestazioni da parte dei tifosi dei Gunners. Qual è il futuro di Wenger? Potrebbe essere il successore di Didier Deschamps sulla panchina della Francia.
A cura di Vito Lamorte
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Alla fine di questa stagione Arsene Wenger, dopo 22 anni, lascerà la guida dell'Arsenal. Sembrava uno di quei sodalizi che sarebbe durato in eterno invece dopo tante stagioni, contornate da luci e ombre, l'avventura del manager francese con i Gunners è giunta al termine. Wenger ha vissuto  cambiamenti epocali con il club londinese, come il passaggio da Highbury all'Emirates, e, nonostante questa etichetta di "perdente", ha conquistato 16 titoli nazionali. Quello che tanti gli rimproverano è la mancata vittoria di un titolo in Europa e ci era andato pure vicinissimo a Parigi nel 2006 ma il Barcellona di Rijkaard gli tolse quest'altra soddisfazione.

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo As l'allenatore francese, in questo momento, detiene la permanenza più lunga su una panchina di un club europeo: Wenger è approdato all'Arsenal il 16 settembre 1996 e chiuderà a fine anno questo lunghissimo matrimonio. Il secondo è il francese Stéphane Moulin, che è stato ad Angers dall'inizio della stagione 2011/2012, che gli succede come detentore del record, e poi c'è Diego Pablo Simeone, sulla panchina dell'Atlético Madrid dalla metà di quella stagione ('11/'12).

Wenger tra trofei, record e calciatori valorizzati

Arsene Wenger ha conquistato 16 titoli: 7 FA Cup, 3 Premier League e 6 Charity/Community Shields ma il talento che gli è stato sempre riconosciuto è stato quello di aver promosso e valorizzato  giocatori come Patrick Vieira, Nicolas Anelka, Robert Pires, Fredrik Ljungberg, Robin van Persie e Cesc Fàbregas. Tutta gente cresciuta in maniera esponenziale agli ordini del tecnico francese e che poi ha avuto una ribalta internazionale non indifferente. La più grande scoperta che viene riconosciuta a Wenger è quella di Henry: il tecnico di Strasburgo allenò il giovane Thierry a Monaco e dopo mise subito la firma per il suo arrivo ad Highbury. Il club londinese ha pagato 16 milioni di euro alla Juventus per formalizzare il suo trasferimento e Henry è diventato uno dei monumenti della storia dell'Arsenal: Titì è il capocannoniere nella storia dei Gunners con 228 goal.

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Nella sua storia all'Arsenal per ben due stagioni è riuscito a portare nella bacheca dei Gunners due Double, con la conquista della Premier insieme a quella della FA Cup (1997/1998 e 2001/2002). Il record che lascia intatto e cristallino risale alla stagione 2003/2004, ovvero quella degli "Invincibili" o "The Invincibles": l'Arsenal è l'unica squadra che è stata proclamata campione nell'era Premier senza perdere nemmeno una partita e raggiunse 49 gare senza sconfitte tra il maggio 2003 e l'ottobre 2004.

https://youtu.be/ErmpXGC_N-E

Wenger's shadows: l'Europa è il grande incubo

Quello delle campagne europee è un tasto dolente per la carriera di Wenger con l'Arsenal: il tecnico francese è riuscito a mettere in fila 19 partecipazioni consecutive alla Champions League e la striscia si è rotta solo in questa stagione, dopo il quinto posto in Premier League della scorsa stagione. I suoi migliori risultati sono stati la finale della Champions League nel 2005/2006, persa con il Barcellona per 2-1, e la finale di Coppa UEFA del 1999/2000, persa ai rigori contro il Galatasaray. Ora i Gunners sono in semifinale di Europa League, dove affronteranno l'Atletico Madrid per quella che è una finale anticipata, e se arrivasse proprio sul traguardo questo benedetto trionfo europeo?

Nonostante abbia sempre avuto squadre di un certo livello Wenger si è dovuto confrontare e spesso chiudere alle spalle del Chelsea e del Manchester City, in grande ascesa con i capitali russi e qatarioti, e la continuità del Manchester United: un altro dito puntato nei suoi confronti da parte dei tifosi dei Gunners, il cui rapporto si è deteriorato anno dopo anno e che negli ultimi mesi hanno insistentemente chiesto la sua partenza, è stata la parentesi di 9 anni senza portare a casa un titolo: dalla FA Cup del 2005 allo stesso titolo del 2014 non è arrivata nessuna vittoria per l'Arsenal.

Qual è il futuro di Wenger?

Cosa farà dopo giugno Arsene Wenger? Dopo il comunicato di stamane un po' tutti si stanno chiedendo quale potrebbe essere una panchina adatta per il tecnico di Strasburgo. Sembra difficile vederlo con la giacca a vento di qualche top club visto che lo scacchiere sembra per la maggior parte  definito e, quindi, non sarebbe da sottovalutare la pista che porta alla nazionale francese. Wenger è molto apprezzato in terra transalpina per il modo in cui ha fatto giocare l'Arsenal per anni, oltre al suo Monaco; e potrebbe prendere il posto di Didier Deschamps che da sei anni ricopre il ruolo di commissario tecnico ed è intenzionato a raccogliere la sfida di qualche club dopo anni da selezionatore. Suggestione? Può darsi ma può essere una via assolutamente percorribile.

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